Corriere di Bologna

Irriconosc­ibili

Un Bologna spento e senza idee perde a Udine subendo l’ennesimo gol di testa. Quasi nulle le occasioni, nel finale espulso Soriano

- di Alessandro Mossini e Fernando Pellerano

Due passi indietro, solo frenesia, uno scivolone rovinoso. Alla Dacia Arena va in scena il Bologna di Sinisa peggiore dell’anno (anche solare), così non va. Frustrante e piena di errori la sconfitta rimediata contro un avversario normalissi­mo, ma compatto e determinat­o. Ai rossoblù non basta la voglia di vincere, peraltro evaporata dopo 45’, manca anche la forza di impensieri­re gli avversari e ribaltare lo svantaggio firmato da Okaka.

Autunno nero. Un solo punto in tre gare, una sola rete segnata e su rigore, quarta rete subita di testa (Donnarumma, Cistana, Dzeko e Okaka) sulle sette totali incassate. Profonde riflession­i difensive. Idem per l’attacco, sparito dopo il doppio cambio di Orsolini e Sansone (i più tecnici, fin qui sempre in campo). Male Santander (più incisivo in altri scampoli di partita), inesistent­i gli ultimi 20’ di Destro che non ha letteralme­nte toccato palla.

Infine una piccola crisi di nervi, da frustrazio­ne, per i troppi punti persi per strada: panchina esplosa per un mancato doppio giallo a Samir al 75’ — male in generale l’arbitro Giua, ma lo 0-1 finale non dipende da lui — e rosso a Soriano dopo il 90’ per proteste.

Andò male l’anno scorso, ma è andata forse peggio ieri. Il calendario favorevole sta arrivando al termine e i punti raccolti, per quanto fatto vedere fino al primo temo di oggi, sono pochi. Occorre riordinare le idee quanto prima, guai disunirsi: siamo solo all’inizio. Recuperare subito a Udine i punti persi a Genova è l’obbiettivo (ansiogeno) dei rossoblù. In aiuto l’assenza di De Paul, il più talentuoso dei friulani. Danilo e Djiks ancora out ci sono Bani e Krjci, Dzemaili al posto di Poli, Santander punta, le scelte di Mihajlovic e dello staff. Fisica la squadra di Tudor che nel suo 3-5-2 s’inventa gli esterni col piede invertito — Stryger a destra e Sema a sinistra — per difendere il rientro degli avversari col piede forte.

Bologna che in avvio gestisce il palleggio, sull’asse Sansone-Santander il primo fastidio, ma il sinistro del Ropero è debole. Pericolo invece sul colpo di testa di Nestorovsk­i, solo in area, ribattuto da Skorupski. Rossoblù a trazione anteriore, diversi tentativi di sfondament­o, poi Musso di pugno su una punizione di Orsolini. Udinese affatto remissiva che riparte sempre. Uscita a vuoto di Skorupski, Santander recupera palla, sostanzial­e equilibrio rotto però al 27’ da Okaka che svetta su Bani su cross di Stryger: gol e vantaggio.

De Leo chiede ai suoi di stare più alti, i suoi eseguono e in 4’ vanno al tiro 4 volte (2 Sansone 2 Orsolini), a raffica ma

sempre fuori misura. Sempre. Difetto quasi congenito. Prima e ultima fiammata reattiva del Bologna. Numeri favorevoli in tutte le voci tranne quella più importante. Non sarà così nella ripresa (a parte il 67% di possesso…). L’Udinese fa muro e lo fa bene. Skov Olsen e Palacio per Orsolini e Sansone dopo un quarto d’ora, ma zero risultati e zero tiri in porta. Il Bologna macina gioco ma a vuoto, e sulle seconde palle arrivano e ripartono sempre prima i friulani, ora con Lasagna in campo. Medel e Dzemaili male come tutti gli altri.

Il Bologna balla, il Ropero non c’è mai, Skov Olsen dopo tre sbandate costringe Samir al fallo, ma Giua non tira fuori il secondo giallo. A partita finita rosso per Soriano, che salterà il match con la Lazio.

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 ?? Uomo gol ?? Nella foto in alto, Stefano Okaka, il realizzato­re dell’unico gol della partita che ha di fatto chiuso la gara nonostante la timidissim­a reazione del Bologna
Uomo gol Nella foto in alto, Stefano Okaka, il realizzato­re dell’unico gol della partita che ha di fatto chiuso la gara nonostante la timidissim­a reazione del Bologna
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