Il tortellino al pollo va a ruba. Specie fra gli italiani
I primi quattro chili di tortellini al pollo, una ricetta pensata dalla sfoglina Paola Lazzari Pallotti, preparati senza maiale soprattutto per i musulmani, sono finiti nel giro di due ore. Presentati accanto alla ricetta tradizionale, 500 chili pronti per la vendita, i tortellini dell’accoglienza hanno conquistato tanti bolognesi, che per solidarietà o per curiosità, hanno provato la novità allo stand culinario di piazza Maggiore, affollato di volontari già dalla mattinata.
Le richieste hanno superato le aspettative: «Sono già finiti. Per ora ce li hanno chiesti solo italiani. Poco fa è arrivato un ragazzo musulmano e gli abbiamo detto di ripassare più tardi», dice Elisabetta, responsabile della cucina. Per questo motivo le sfogline, dalle tre del pomeriggio in poi, hanno preparato solo tortellini con pollo, ricotta, uova e
” Penso piacciano anche agli italiani che mangiano maiale. Si vede che la gente ha voglia di provare qualcosa di diverso
parmigiano: «Di tortellini tradizionali ne avanzano ancora tanti chili».
Uis, 29 anni, originario di Rabat (Marocco), è il primo musulmano a mangiare i tortellini al pollo: «Sono venuto prima ma erano finiti. Quindi penso piacciano anche agli italiani che mangiano maiale. Si vede che la gente ha voglia di provare qualcosa di diverso». Li aveva già provati ma ripieni di manzo:«Per noi è un’alternativa. Fra poco arriverà mio nipote con la mamma per assaggiarli». Uis è arrivato in Italia a 17 anni e fa il pizzaiolo: «Mi sento bolognese. Ho tanti amici, le loro famiglie mi hanno sempre trattato come un figlio. Non mi sono mai sentito isolato qui». Ma la polemica politica non ha risparmiato la sua cerchia di amici su Facebook: «Ne ho discusso sui social con i miei amici. Secondo loro il tortellino si mangia solo con il maiale. Ho risposto che non devono essere egoisti così posso mangiarlo anch’io», conclude. Sara, originaria dello Yemen, vive da 10 anni in città e ha comprato i tortellini al pollo per la famiglia: «Sono per mia zia che è venuta a posta da Brescia per assaggiarli». L’iniziativa è piaciuta anche ai fedeli di altre religioni, come alla famiglia adottiva di due ragazzi cristiano copti rifugiati dall’Etiopia e dall’Eritrea: «I ragazzi vivono insieme a mia figlia, si sono laureati nel 2017. È la prima volta che mangiano i tortellini perché sono copti, non mangiano il maiale. A casa preparo le lasagne rivisitate, solo con il formaggio». Letizia, invece, li ha comprati per curiosità: «Mi piace cucinare e conosco bene la ricetta tradizionale. Oggi volevo provare qualcosa di nuovo. Hanno avuto una bellissima idea per l’accoglienza». E le polemiche?: «È come per lo spaghetto all’amatriciana, tanto quello più buono resta quello della nonna. Questa variante del tortellino è diversa ma buona», conclude la ragazza.
A due passi da piazza Maggiore, tra via Ugo Bassi e via Nazario Sauro, i militanti di Fratelli d’Italia hanno offerto ai passanti la mortadella, per protestare in difesa della tradizione culinaria bolognese. Anche alcuni avventori dello stand culinario di piazza Maggiore la pensano così. «Io li farò sempre alla mia maniera come li ho mangiati sempre da bambina. Se diventa un obbligo non lo condivido. Finché è una scelta facciano quello che vogliono», dice Gianna, 76 anni. Le fa eco Giuseppe, pensionato:«Non lo sapevo che c’erano quelli al pollo. L’importante però è poter scegliere».