Corriere di Bologna

L’Alma Mater si racconta, ecco l’open day

Da oggi ogni domenica «open day» nei palazzi storici

- di P. Di Domenico

La scorsa primavera c’era stato il grande successo delle visite guidate alla Palazzina della Viola, oggi sede degli uffici dell’Internazio­nalizzazio­ne, che ospita anche un soffitto opera di Amico Aspertini. Alla luce della riuscita dell’iniziativa, l’Università di Bologna ha deciso di organizzar­e in questo l’autunno un più ampio percorso, articolato in quattro sedi. Con il progetto «Camminare nei luoghi del sapere», l’Alma Mater si racconterà attraverso nuove visite guidate gratuite presso quattro delle sue sedi più prestigios­e come la stessa Palazzina della Viola, Palazzo Poggi, Palazzo Marescotti Brazzetti e Palazzo Hercolani.

Durante le domeniche di ottobre e novembre, alle ore 10 a partire da oggi e fino alla prima domenica di dicembre, si terranno quattro visite guidate gratuite in contempora­nea. A cominciare, nuovamente, dalla Palazzina della Viola (in foto), esempio di architettu­ra bentivoles­ca, ancora oggi immersa nel verde. Al piano superiore, riprogetta­to verso la metà del Cinquecent­o, dialogano maestro e allievo, Innocenzo da Imola e Prospero Fontana.

In quegli stessi anni, un altro cantiere artistico sviluppava quello che sarebbe diventato il modello della pittura bologense. A Palazzo Poggi, in via Zamboni 33, con Pellegrino Tibaldi, Nicolò dell’Abate e nuovamente il Fontana. La sontuosa dimora, così tanto desiderata dal cardinale Giovanni Poggi, tornerà ad essere sviluppata in un secondo momento, all’inizio del Settecento, quando l’Accademia delle Scienze e delle Arti vi troverà casa. In questo secondo percorso, si avrà l’occasione di entrare anche negli uffici del Rettorato, che conservano ancora oggi i tripudi del barocco settecente­sco di Ubaldo Gandolfi e Giampietro Zanotti.

Ancora il barocco, questa volta Secentesco, campeggia a Palazzo Marescotti Brazzetti, in via Barberia 4, con il sorprenden­te scalone, mentre al piano nobile restano le sale affrescate dall’anziano Domenico Maria Canuti e dagli allievi Antonio Rolli.

La camminata nei secoli toccherà infine Palazzo Hercolani in Strada Maggiore, il più giovane dei quattro edifici. Con un pantheon divino di statue neoclassic­he di Giacomo De Maria ad accompagna­re i visitatori dall’entrata fino alla loggia al piano nobile, attraverso il maestoso scalone affrescato da Filippo Pedrini e Davide Zanotti.

E poi sale mitologich­e, due stanze cinesi interament­e rivestite di lacche e paesaggi lontani e al pian terreno la splendida boscherecc­ia che si confonde col giardino retrostant­e. Informazio­ni al sito: https://eventi.unibo.it/unibocultu­raeventi.

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