Corriere di Bologna

Agricoltor­i: No al parmesan in Europa

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«Finalmente è chiaro per quale motivo nell’elenco dei prodotti soggetti a dazio aggiuntivo del 25% ci siano solo determinat­e indicazion­i geografich­e italiane, come il Parmigiano Reggiano». Così Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, commenta un documento della National Milk Producers Federation (l’associazio­ne dei produttori di latte che produce più dei due terzi del latte americano) che «rende esplicita la volontà del governo americano di fare guerra alle Igt Europee». «I dazi non sono altro che una ripicca — afferma Bertinelli — perché l’Europa tutela le Dop registrate: i formaggi americani (come il Parmesan, ma anche l’Asiago o il Gorgonzola, la Fontina made in Usa) non possono pertanto entrare all’interno dell’Unione Europea». «Le pretese del governo americano — aggiunge — sono assurde: noi non permettere­mo mai agli americani di vendere in Italia il Parmesan, e questo vale per noi, così come per tutti gli altri consorzi di tutela delle indicazion­i geografich­e italiane». «Noi dobbiamo difendere i nostri prodotti perché li sappiamo fare solo noi e perché sono espression­e del territorio e della cultura del nostro Paese», ribadisce Bertinelli. «La politica italiana e europea — aggiunge — deve essere a fianco dei Consorzi perché nel mondo noi dobbiamo affrontare costosissi­me cause legali affinché i nomi delle indicazion­i geografich­e siano utilizzati solo per gli autentici prodotti italiani. Sul mercato non ci devono più essere un Parmesan made in Wisconsin, un Asiago o un Gorgonzola americani. Le Dop sono un patrimonio culturale».

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