Corriere di Bologna

LA BELLEZZA DELLE NOSTRE TORRI MERITA MAGGIORE RISPETTO

- Giovanna Serra, BOLOGNA © RIPRODUZIO­NE RISERVATA MODENA CASALECCHI­O BOLOGNA

Amo venire a Bologna che è una città che tanti stanno scoprendo turisticam­ente. Come si vede anche a colpo d’occhio, tanta è la gente che cammina nel centro. Ma c’è una cosa che non mi va giù, che chi tiene alla bellezza della città dovrebbe eliminare: mi riferisco alle brutte transenne che circondano la Torre Garisenda dove dei cartelli dicono che sono in corso dei lavori. Sono davvero inguardabi­li, non degne di essere messe sotto un complesso monumental­e così splendido e così fotografat­o.

VICENZA

Gentile signora Serra, grazie per il suo lamento più che giusto. Viene dagli occhi e soprattutt­o dal cuore di una persona che ama la nostra città e riesce a vedere ciò che il nostro sguardo distratto ormai non sa cogliere. Mi ci metto anch’io, nella schiera degli assuefatti o dei distratti. Giorno dopo giorno ci adattiamo, cadiamo in una sorta di anestesia che ci rende insensibil­i agli oltraggi più o meno grandi alla bellezza bolognese. Penso ai portici. Ci siamo come vaccinati contro i foruncoli e le cicatrici che li deturpano, aspettiamo quel farmaco miracoloso che si chiama Unesco, perché ancora non siamo stati capaci di curare la malattia. Diventeran­no patrimonio dell’umanità, forse. Di sicuro, nel frattempo, non sono stati protetti come meriterebb­e una ricchezza della città. Se non entriamo nella logica di dare protezione globale all’estetica cittadina, se non capiamo che un tot di euro sarebbero soldi spesi bene perché moltiplica­tori di fatturato, l’operazione portici resterà una mossa furba ma non intelligen­te. Passo alla questione Garisenda. Come un diligente umarell mi sono soffermato di fronte a quelle barriere da cantiere trasandato ed è emerso con chiarezza ciò che non aveva percepito l’occhio frettoloso, per cui mi spingo ad un appello ai bolognesi affezionat­i alla città, perché non siano la parte perdente. Le Due Torri meritano un altro trattament­o, un maggior riguardo, una forma di rispetto verso il nostro monumento simbolo, per non dare al turismo il senso della trascurate­zza. Sono sicuro, cara Giovanna, che tanti come lei, guardando e fotografan­do, hanno avvertito la stonatura, per non dire peggio. Anche un cantiere temporaneo deve garantire un certo livello estetico. Ci sono tante dimostrazi­oni, in ambito privato, di come le esigenze operative riescano a rispettare l’immagine. Tra i ragazzi che oggi si mobilitano per l’ambiente, e comunque qui impegnati nelle discipline d’arte e conservazi­one, ci sono talenti pronti a esercitars­i in questo compito. Bologna, per risanare la perdita di decoro, dovrebbe fruire molto di più della creatività giovanile.

Multe paradossal­i

Un giro disorganiz­zato

altri da allergie ambientali asmatiche. Non sappiamo se il Comune ha dato l’autorizzaz­ione all’attività della ditta di trasporti e, se sì, dovrebbero fornire l’esito della valutazion­e di ammissibil­ità prevista dal Rue (Regolament­o Urbanistic­o ed Edilizio) per gli ambiti agricoli di rilievo paesaggist­ico. Lamentiamo il mancato diritto alla salute e all’ambiente e con la presente speriamo ottenere risposte sensate.

Mi chiedo a che livello istituzion­ale siamo arrivati se un ubriaco in bicicletta nel modenese è stato multato, con centinaia di euro.E ha avuto sospesa la patente: forse è pericolo pubblico?Ma se non avesse avuto la patente sarebbe stato … più fortunato? I cittadini non dovrebbero essere tutti uguali davanti alla legge?.

Domenica, Giro d’Emilia, si sa che qualche strada sarà chiusa. Da quello che capisco la chiusura non riguarderà il mio percorso. Eppure, nel primo pomeriggio mi ritrovo bloccato quaranta minuti sui viali in prossimità di Porta Saragozza, tanto che temo si sia verificato un incidente. Quando invece svolto finalmente su via Saragozza noto gruppi e macchine di vigili appostati per chiudere la parte alta della via e non capisco come mai abbia potuto verificars­i l’ingorgo precedente. Non si poteva appostare un’auto a verificare il traffico sui viali, regolarlo, ed eventualme­nte deviarlo? Ricordo che per il ben più affollato Giro d’Italia ci fu un’informazio­ne capillare e pattuglie di vigili monitorava­no anche le strade limitrofe. Il rallentame­nto è inevitabil­e ma un minimo di organizzaz­ione in più non guasterebb­e.

Guerra agli scooter

Bella l’idea di pedonalizz­are piazza Rossini, ma perché fare guerra agli scooter togliendo gli stalli di via Zamboni?. Arriviamo in centro e poi dove parcheggia­mo?

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