Corriere di Bologna

De Leo e la ricetta di Mihajlovic «Avere coraggio è la strada giusta»

Il tattico: «Rischiare non è un problema se diamo la nostra impronta alla partita»

- Alessandro Mossini

Un punto non banale, soprattutt­o per la prestazion­e fornita: dopo la peggior gara stagionale contro l’Udinese, lo staff tecnico del Bologna può sorridere per la reazione mostrata contro la Lazio, in un Dall’Ara tirato a festa dove la squadra sa sempre esaltarsi. «Abbiamo subito qualcosa in ripartenza — osserva a fine gara il tattico Emilio De Leo — ma la Lazio non ha prodotto tante occasioni da gol anche se ancora una volta abbiamo rischiato poco e subito reti, quindi dobbiamo migliorare». Con Palacio là davanti il gioco è stato fluido e il Bologna, al netto degli errori difensivi, è stato divertente. Di certo si è rivista la squadra sbarazzina che piace a tutti: «In campo abbiamo veicolato il messaggio del nostro allenatore — prosegue De Leo — cioè avere coraggio. Se hai coraggio ti esponi al rischio, ma come sapete non lo consideria­mo un problema». È la mentalità inculcata da Mihajlovic e non a caso De Leo parla di «piano partita riuscito», poi però bisogna anche porre l’accento su errori gravi che potevano costare un altro, beffardo, ko.

Ripartenza subita in superiorit­à ed errore di Bani che portano all’espulsione di Medel, poi il surreale rigore con Santander che non fa fallo su Acerbi e Palacio, un altro attaccante, che lo stende. «Dovevamo fare meglio nella gestione delle marcature preventive e sul recupero della seconda palla — analizza De Leo — probabilme­nte non ci eravamo organizzat­i bene in quei frangenti, ma siamo sereni nel momento in cui diamo la nostra impronta alla partita. Se andiamo avanti per questa strada eliminando gli errori inizieremo a raccoglier­e ciò che stiamo producendo». La chiusura del tattico rossoblù è sulla buona prova di Svanberg, ieri all’esordio: «È uno dei più seri ed applicati, mai una parola fuori posto. In una gara in cui trovare spazi tra le linee non era facile, lo ha fatto benissimo con qualità e quantità. È una risorsa importante per noi e può giocare anche da mediano, all’occorrenza». A proposito dello svedese, giusta ribalta per l’ex Malmoe in mixed zone: «Siamo contenti per la prestazion­e ma volevamo la vittoria. Abbiamo giocato bene, peccato per il 2-2: con due gol in casa bisogna portare a casa la vittoria». Dai ragionamen­ti generali a quelli più personali, al termine di una chance sfruttata a pieno: «Sono contento di aver giocato, ho lavorato tanto per questo. Giocare trequartis­ta mi piace, mi sento un giocatore offensivo e so che devo tirare tutte le volte che posso. Giocarsi il posto con Soriano non è semplice, ma se non gioco e vinciamo va bene lo stesso. Qui sto molto bene: Bologna è perfetta per me».

Pomeriggio con il sorriso anche per Krejci, al primo gol su azione in Italia dopo il rigore segnato a Pescara a dicembre 2016: «Abbiamo giocato una buona gara, ma possiamo fare meglio. Sul gol è stato bravo Orsolini, sono felice di aver segnato: ci eravamo scoraggiat­i sul rigore, ma per fortuna Correa ha sbagliato». Una lezione da tener ben presente per il futuro, perché ancora una volta distrazion­i e poca malizia avevano rischiato di cancellare una prova più che positiva.

Svanberg Sono contento di aver giocato, ho lavorato tanto per questo Ma se non gioco e vinciamo va bene lo stesso A Bologna sto bene

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Prima volta La rete di Palacio: è la prima segnata dall’argentino davanti al pubblico di casa
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