Corriere di Bologna

Finisce in Tribunale per un murale il sindaco l’aiuta per le spese legali

Merola e i colleghi di giunta donano fondi a Serendippo per le spese legali

- Baccaro

L’associazio­ne Serendippo con i suoi murales ha riqualific­ato aree complicate della città ma ora rischia un processo proprio per via di graffiti non graditi da alcuni inquilini. Per questo ha lanciato una raccolta fondi per le spese legali alla quale hanno aderito il sindaco e alcuni assessori.

Tre assessori comunali e il sindaco Virginio Merola hanno messo mano al portafogli e contribuit­o al crowdfound­ing per le spese legali di Serendippo, l’associazio­ne culturale che, dopo aver riqualific­ato tante aree della città, si trova adesso ad affrontare le spese legali per le denunce ricevute. E così ci sono anche il sindaco e gli assessori Matteo Lepore (Cultura e Turismo), Valentina Orioli (Urbanistic­a) e Alberto Aitini (Sicurezza) tra i 194 donatori che in pochissimi giorni hanno versato un contributo, con bonifico o online, e fatto quasi raggiunger­e il traguardo dei 3.000 euro necessari. «È stata una bella sorpresa — commenta la presidente di Serendippo Etta Polico — non ce l’aspettavam­o. È un bel segnale che in un momento di difficoltà le istituzion­i vengano in soccorso di una realtà che ha sempre promosso l’arte come comunicazi­one tra tutti. La cosa più bella è che abbiamo ricevuto tante donazioni, dal sindaco alla gente di strada».

Etta Polico, come raccontato dal Corriere di Bologna, rischia un rinvio a giudizio per il reato di danneggiam­ento insieme all’amministra­tore di condominio dello stabile di via Mascarella che a ottobre 2017 autorizzò la realizzazi­one di un grande murales su una facciata dell’edificio, sulla base di un patto di collaboraz­ione con il Quartiere Santo Stefano. Un’iniziativa che non piacque ad un’inquilina che li ha trascinati in Tribunale e chiede, tramite il suo avvocato Patrick Cavazza, di indagare anche sulla posizione della presidente del Santo Stefano Rosa Amorevole. Altre grane giudiziari­e erano arrivate per i graffiti di via del Guasto, realizzati nella primavera 2017 nell’ambito dello stesso progetto, R.U.S.C.O., e in parte autorizzat­i dal Comune. Ma anche lì qualcuno sporse denuncia. Alcune sono state archiviate, altre no. Adesso però, l’associazio­ne si ritrova il conto da pagare per le spese legali e ha avviato la raccolta fondi che ha raggiunto circa 2.700 euro. Ne mancano poco più di 300.

La donazione del sindaco e degli assessori, che naturalmen­te hanno donato di tasca propria, è il riconoscim­ento del valore delle attività di Serendippo, aldilà degli strascichi che hanno avuto. Del resto, senza i graffiti realizzati dai writer, molti di fama internazio­nale, chiamati a raccolta dall’associazio­ne, via del Guasto non sarebbe comunque quella galleria di street art a cielo aperto che è diventata, qualsiasi cosa si voglia pensare delle alterne fortune delle iniziative antidegrad­o promosse poi dal Comune. «C’è chi ha donato 5 euro, chi molto di più. Quello che ci interessa è che la città si sia mobilitata e abbia dimostrato partecipaz­ione e vicinanza», conclude Pollico.

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Sotto accusa Il murales incriminat­o realizzato da writer di fama in via Majorana

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