«Giornate Fai» alla scoperta di palazzi, tele e archivi
Fine settimana di visite guidate a sostegno della racconta fondi «Ricordati di salvare l’Italia» del Fondo ambiente italiano
Non solo a primavera. Le Giornate Fai da otto anni si sono estese anche all’autunno e torneranno in tutt’Italia nel weekend a sostegno della raccolta fondi «Ricordati di salvare l’Italia». In un’edizione delle «Giornate Fai d’Autunno» dedicate ai 200 anni de L’infinito di Leopardi, sabato e domenica il Fai di Bologna si concentrerà sugli archivi con il consueto supporto di giovani Ciceroni provenienti dalle scuole. Anche l’itinerario «Alla scoperta dei saperi nascosti» sarà curato dal Gruppo Fai Giovani di Bologna, condito da racconti, aneddoti, foto e storie.
A cominciare dalla Casa Lyda Borelli di via Saragozza 236, inaugurata nel 1931 come casa di riposo per artisti su iniziativa di Adolfo Re Riccardi, impresario teatrale che diede vita a un’associazione di previdenza per artisti drammatici. La struttura detiene numerosi fondi archivistici che costituiscono uno spaccato di vita di molti artisti tra ‘800 e ‘900. La villa, esempio di architettura déco, include una dépendance successivamente abbandonata, una cappella trasformata nel 2006 in biblioteca teatrale e il Teatro delle Celebrazioni.
L’archivio storico della Provincia dei Frati Minori di Cristo Re fa invece parte del complesso dell’Antoniano, in via Guinizelli 3 con un patrimonio documentario che va dal ‘300 al ‘900 coinvolgendo l’intero territorio regionale.
Un altro tassello del percorso, programma su www.giornatefai.it, è Palazzo Rossi Poggi Marsili in via Marsala 7, antica dimora del conte Francesco. Donato alla sua morte, nel 1715, all’Opera Pia dei Poveri Vergognosi, il palazzo ospita la Quadreria, collezione inaugurata nel 2016 che raccoglie una selezione di 50 dipinti antichi appartenenti al patrimonio delle Opere Pie, con opere di Guercino, Crespi, Ludovico Carracci, Prospero e Lavinia Fontana.
Anche il cinquecentesco Palazzo Ratta, in via Castiglione 24, si aprirà nell’occasione per mostrare l’Archivio dell’Udi, l’Unione Donne in Italia. Costituito a partire dagli anni 80, il fondo oggetto di esposizione fornisce una ricostruzione storica, tramite opuscoli, volantini, foto e manifesti, di un cammino che ha portato alla conquista di diritti fondamentali. Il giorno prima, venerdì alle ore 15.30 nella Biblioteca Renzi della Cineteca, in piazzetta Pasolini, sempre il Fai ha organizzato un incontro, gratuito ma con prenotazione necessaria, rivolto solo ai docenti delle scuole di tutta la regione, sul «Paesaggio dell’Alpe». Tra i relatori anche il regista bolognese Giorgio Diritti.