Corriere di Bologna

L’esperienza dello champagne

Domani e lunedì a ModenaFier­e 125 «maison»: dai piccoli marchi ai big, master class e degustazio­ni delle bollicine più amate del mondo

- di Helmut Failoni

Qualche cronaca non ben identifica­ta (e probabilme­nte nemmeno ben controllat­a) narra che la somma danzatrice Isadora Duncan (1877-1927) abbia raccontato la seguente storia: «Prima di darmi alla luce, mia madre soffriva tremendame­nte ed era in una situazione tragica: non riusciva a mangiare nulla eccetto ostriche ghiacciate e champagne. Quando mi chiedono quando abbia cominciato a ballare, rispondo “nel grembo di mia madre, grazie alle ostriche e allo champagne, il cibo di Afrodite”». Lo champagne è il vino senza dubbio più citato da un punto di vista dell’anedottica e il più presente fra le pagine dei romanzi e (anche) delle partiture di opera (la citazione più bella in questo senso è tratta da Fledermaus di Johann Strauss jr. quando il coro canta «Champagne mio grande amore (...) a te si renda omaggio: dei vini il migliore, dei vini il meno saggio!»). È il vino con l’immaginari­o più vasto. Ancora oggi è simbolo di ricchezza e opulenza, anche se oramai se sai cercare bene trovi champagnet­ti sconosciut­i ma buonissimi a 20/25 euro (in cantina), molto meglio di svariati Franciacor­ta che oramai vengono venduti a prezzi troppo alti.

Per conoscere il mondo delle bollicine d’Oltralpe, è stata organizzat­a a Modena per domani e lunedì una due giorni (realizzata da Club Excellence) di degustazio­ni, incontri, master class dal titolo «Champagne Experience». La manifestaz­ione ci pare piuttosto interessan­te. In Fiera a Modena (Padiglione A) in questi due giorni (dalle 10 alzionale le 18.30) arriverann­o 125 diverse aziende con una proposta in degustazio­ne di qualcosa come 500 etichette diverse. E, saranno presenti i produttori francesi, accompagna­ti dai loro distributo­ri (per tutte le informazio­ni su orari, costo e acquisto dei biglietti – euro 109 per un giorno e 189 per entrambi - si può consultare il sito champagnee­xperience.it). Dove potete anche vedere l’elenco delle numerose master class in programma. A partire da quella guidata da Jancis Robinson, considerat­a una delle firme femminili del vino più importanti a livello internache lunedì (ore 14.30) parlerà dei trend attuali dello champagne e (al prezzo di euro 80 farà assaggiare e commenterà una bella batteria di bollicine, con un R. D. 2004 di Bollinger in partenza. E poi Luciano Ferraro, caporedatt­ore centrale e firma enologica del Corriere della Sera e Pierluigi Gorgoni della scuola di cucina Alma, che domenica alle 14 terranno una lezione sul Pinot Meunier «questo (s)conosciuto». Il vitigno è stato usato per an

ni e anni come taglio per raddrizzar­e la spina dorsale all’interno degli uvaggi classici, ma in realtà è un’uva che ha una sua personalit­à unica, se prodotto in purezza. Il Jérôme Prévost Gueux La Closerie «Les Beguines» ne è un esempio straordina­rio.

Ma vediamo alcuni dei produttori e distributo­ri presenti. Partiamo dagli importator­i e poi segnaliamo qualche etichetta a nostro avviso di grande interesse. Balan srl (Champagne Thiénot e Pasqual Doquet), Bolis srl (Paul Bara), Cuzziol Grandivini srl (Bruno Paillard), Ghilardi Selezioni srl (Henri Giraud), lo storico Gruppo Meregalli (Bollinger e Pierre Gimonnet & Fils), Les Caves de Pyrene srl (Marguet e Pierre Gerbais), Pellegrini spa (Jacquesson, Agrapart, Francis Orban), Première srl (de Venoge e Pierre Legras), Premium Wine Selction Pws (Albert Lebrun), Proposta Vini sas (Georges Vesselle), Sagna spa (Louis Roederer), Sarzi Amadè srl (Françoise Bedel e Henri Goutorbe), Teatro del Vino (Larmandier- Bernier e Fleury), Vino & Design srl (Stéphane Breton), Visconti 43 srl (Paul Clouet), Velier (Billecart Salmon), Partesa srl (Drappier), Compagnia del Vino (Pol Roger). E abbiamo citato soltanto alcuni degli champagne che conosciamo e di cui andiamo ghiotti, ma ce ne saranno tantissimi altri in fiera a Modena. E i fanatici di Dom Perignon, Krug, Jacques Selosse e André e Jacques Beaufort potranno appassiona­rsi per una volta, nel corso di questa due giorni, ad altri grandi bollicine. E non crediamo se ne pentiranno.

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