Sconfitti in gara, ma il loro progetto sarà realizzato
Il Giardino degli Olmi Il progetto dei ragazzi dei Centri Anni verdi sarà finanziato dall’Istituzione scuola
Non avevano vinto per una manciata di voti, «sconfitti» dagli sfidanti senior del progetto del nuovo parco delle Querce, ma ci avevano messo così tanto impegno e passione che la Ies, l’Istituzione scuola del Comune, ha voluto comunque premiarli. E così adesso il progetto del Giardino degli Olmi di Borgo Panigale, studiato nei minimi dettagli dagli adolescenti che frequentano il Centro Anni Verdi (Cav) di via Giacosa, verrà realizzato proprio seguendo le idee e i suggerimenti dei giovani tra gli 11 e i 19 anni che quel parco (non attrezzato) frequentano tutti i giorni. Un esempio virtuoso in cui le energie messe in campo con il Bilancio partecipativo si sono sposate con la linea che Palazzo d’Accursio si è data con il Piano Adolescenza.
A raccontare la storia a lieto fine del Giardino degli Olmi, un progetto che nell’edizione 2018 del Bilancio partecipativo aveva ottenuto 1.092 voti contro i 1.189 dell’altro progetto «verde» del parco delle Querce, è stata proprio la vicesindaco e assessore alla Scuola Marilena Pillati l’altro giorno durante la presentazione del maxi dossier Nomisma sugli adolescenti bolognesi. «La cosa sorprendente di quel progetto — ha detto Pillati — è che gli adolescenti di quella zona, nello stendere il progetto, avevano pensato ai benefici che ne avrebbero avuto tutti i cittadini, non solo i loro coetanei. Ecco, vogliamo andare in quella direzione: coinvolgere i giovani e dimostrare che le loro idee ci interessano». Interessano così tanto che l’amministrazione ha deciso di investire una somma dell’avanzo di bilancio, circa 50 mila euro, per concretizzare le proposte dei ragazzi.
«Il parco degli Olmi — racconta Antonio Bonetti, educatori del Centro Anni Verdi di via Giacosa che ha seguito i ragazzi in tutte le fasi del Bilancio partecipativo — è lasciato un po’ a se stesso e non è sfruttato a pieno, quindi abbiamo proposto ai ragazzi di studiare insieme un progetto per sfruttarlo al meglio, partendo dalle loro esigenze». I ragazzini tra gli 11 e i 14 anni hanno proposto di realizzare lì dei percorsi di mountain bike, perché l’area verde era accessibile solo agli skateboard. «I ragazzi più grandi, quelli tra i 14 e i 20 anni — spiega Bonetti — hanno invece proposto di attrezzare il parco per lo sky fitness, cioè di realizzare una palestra all’aperto e l’hanno fatto anche pensando a quanti non possono permettersi economicamente la palestra. Hanno quindi anche ragionato in termini di bene per la collettività». Ma oltre alla costruzione del progetto, la cosa stimolante, per i ragazzi, è stato il coinvolgimento di tutto il quartiere per ottenere i voti: «Si sono impegnati fino all’ultimo minuto per raggiungere l’obiettivo, hanno cercato voti nei bar, nei negozi, fuori da scuola, hanno coinvolto amici e parenti». Poi la sconfitta: «Sono rimasti molto delusi». desso che, però, la Ies contribuirà alla realizzazione del progetto, al Cav di via Giacosa esultano e avanzano una richiesta: «Coinvolgere i ragazzi nel progetto esecutivo, sarebbe una bella spinta per loro».