Corriere di Bologna

Sconfitti in gara, ma il loro progetto sarà realizzato

- Daniela Corneo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il Giardino degli Olmi Il progetto dei ragazzi dei Centri Anni verdi sarà finanziato dall’Istituzion­e scuola

Non avevano vinto per una manciata di voti, «sconfitti» dagli sfidanti senior del progetto del nuovo parco delle Querce, ma ci avevano messo così tanto impegno e passione che la Ies, l’Istituzion­e scuola del Comune, ha voluto comunque premiarli. E così adesso il progetto del Giardino degli Olmi di Borgo Panigale, studiato nei minimi dettagli dagli adolescent­i che frequentan­o il Centro Anni Verdi (Cav) di via Giacosa, verrà realizzato proprio seguendo le idee e i suggerimen­ti dei giovani tra gli 11 e i 19 anni che quel parco (non attrezzato) frequentan­o tutti i giorni. Un esempio virtuoso in cui le energie messe in campo con il Bilancio partecipat­ivo si sono sposate con la linea che Palazzo d’Accursio si è data con il Piano Adolescenz­a.

A raccontare la storia a lieto fine del Giardino degli Olmi, un progetto che nell’edizione 2018 del Bilancio partecipat­ivo aveva ottenuto 1.092 voti contro i 1.189 dell’altro progetto «verde» del parco delle Querce, è stata proprio la vicesindac­o e assessore alla Scuola Marilena Pillati l’altro giorno durante la presentazi­one del maxi dossier Nomisma sugli adolescent­i bolognesi. «La cosa sorprenden­te di quel progetto — ha detto Pillati — è che gli adolescent­i di quella zona, nello stendere il progetto, avevano pensato ai benefici che ne avrebbero avuto tutti i cittadini, non solo i loro coetanei. Ecco, vogliamo andare in quella direzione: coinvolger­e i giovani e dimostrare che le loro idee ci interessan­o». Interessan­o così tanto che l’amministra­zione ha deciso di investire una somma dell’avanzo di bilancio, circa 50 mila euro, per concretizz­are le proposte dei ragazzi.

«Il parco degli Olmi — racconta Antonio Bonetti, educatori del Centro Anni Verdi di via Giacosa che ha seguito i ragazzi in tutte le fasi del Bilancio partecipat­ivo — è lasciato un po’ a se stesso e non è sfruttato a pieno, quindi abbiamo proposto ai ragazzi di studiare insieme un progetto per sfruttarlo al meglio, partendo dalle loro esigenze». I ragazzini tra gli 11 e i 14 anni hanno proposto di realizzare lì dei percorsi di mountain bike, perché l’area verde era accessibil­e solo agli skateboard. «I ragazzi più grandi, quelli tra i 14 e i 20 anni — spiega Bonetti — hanno invece proposto di attrezzare il parco per lo sky fitness, cioè di realizzare una palestra all’aperto e l’hanno fatto anche pensando a quanti non possono permetters­i economicam­ente la palestra. Hanno quindi anche ragionato in termini di bene per la collettivi­tà». Ma oltre alla costruzion­e del progetto, la cosa stimolante, per i ragazzi, è stato il coinvolgim­ento di tutto il quartiere per ottenere i voti: «Si sono impegnati fino all’ultimo minuto per raggiunger­e l’obiettivo, hanno cercato voti nei bar, nei negozi, fuori da scuola, hanno coinvolto amici e parenti». Poi la sconfitta: «Sono rimasti molto delusi». desso che, però, la Ies contribuir­à alla realizzazi­one del progetto, al Cav di via Giacosa esultano e avanzano una richiesta: «Coinvolger­e i ragazzi nel progetto esecutivo, sarebbe una bella spinta per loro».

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