Ecco «Iswec» Energia dalle onde
Si chiama Iswec (Inertial Sea Wave Energy Converter) e trasforma l’energia prodotta dalle onde del mare in elettricità. L’impianto realizzato da Eni ora entra a regime nelle acque al largo di Ravenna ed è parte di un sistema di produzione di energia in raccordo con le piattaforme di estrazione del gas. Il sistema in realtà è stato installato nell’inverno scorso in via sperimentale e il successo ora permette il varo ufficiale. La tecnologia innovativa è frutto del know how di Eni e delle ricerche del Politecnico torinese insieme a Wave for Energy. La macchina funziona grazie a un sistema inerziale che sfrutta il moto ondoso: le onde provocano un movimento dello scafo che si trasmette a un volano che, per effetto giroscopico, produce un moto utilizzabile per generare energia elettrica. Ma la vera innovazione si ritrova in due caratteristiche principali: la possibilità di sintonizzare la macchina in funzione delle variazioni dello stato del mare e non avere – come, invece, accade nella quasi totalità degli altri sistemi di cattura del moto ondoso – alcun componente meccanico mobile immerso nell’acqua, mantenendosi così al riparo da corrosioni e deterioramenti. In un’unica formula: pochissima manutenzione ed elevata efficienza energetica, che si riscontra nel picco di potenza fatto registrare dal prototipo di oltre 51 kW, e cioè oltre il 103% della sua capacità nominale. È quindi un vero e proprio parco energetico marino che nel 2020 porterà a una prima installazione industriale collegata a un sito di produzione offshore Eni.