Sinisa e il sogno di arrivare a Ibra
Il tecnico ha ricominciato le cure per battere la leucemia
Sinisa Mihajlovic è nuovamente ricoverato al Sant’Orsola: la parentesi di normalità si è conclusa ieri mattina con il terzo ricovero dopo quelli datati 15 luglio e 9 settembre. Il tecnico è rientrato nel reparto di Ematologia mostrando una grande forma fisica e psicologica, forte di quasi due settimane di libertà che lo hanno visto tornare alla vita in famiglia e al lavoro. Poter dirigere due allenamenti a Casteldebole e sfidare in prima persona la Juventus hanno dato ulteriore fiducia. Se in occasione del ritorno in panchina contro la Lazio inoltre le sue condizioni fisiche erano già apparse visibilmente migliorate, nelle apparizioni successive (in videomessaggio al Dall’Ara per la partita delle Legends e all’Olimpico con l’amico Mancini) sono stati evidenti ulteriori progressi. Sabato neanche la pioggia leggera ma insistente di Torino è stata in grado di fermarlo: è bastato un piumino per consentirgli di andare in campo senza correre rischi. In panchina è stato il solito leone attento ad ogni dettaglio. Quando poi il pallone usciva nella sua zona, l’istinto portava Sinisa ad accennare un palleggio o un colpo di tacco, ritrovando gesti quotidiani quasi per testare la risposta di un corpo che ha ricominciato a reagire ai suoi comandi. Ieri
Il tecnico serbo non ha ancora digerito il ko con la Juve con relative polemiche arbitrali
mattina quindi medici ed infermieri hanno accolto un uomo pieno di fiducia e un paziente con valori ematici praticamente perfetti. Sinisa non è comunque riuscito a nascondere la delusione per la partita di sabato sera. Fare punti contro la Juventus era un sogno coltivato troppo a lungo nelle scorse settimane per assorbire facilmente la frustrazione successiva alla sconfitta agevolata dai soliti errori dei rossoblù e condita da qualche polemica per le decisioni arbitrali. Il tecnico serbo da oggi inizierà un nuovo percorso chemioterapico e non solo ma già guarda con ancora maggiore consapevolezza e decisione al futuro. Rinfrancato da una condizione fisica decisamente buona, Sinisa ha infatti chiesto subito allo staff medico una previsione riguardo alla tempistica delle prossime dimissioni scalpitando per tornare alla guida del suo Bologna. Detto che è impossibile fare previsioni certe e che sarà soltanto la reazione alla prossima fase delle cure ad indicare i tempi, l’allenatore rossoblù coltiva la speranza di poter tornare a Casteldebole già prima di Natale. Almeno per qualche settimana però il suo staff dovrà proseguire nell’ormai consueta routine fatta di confronti via telefono e sporadiche visite in quella stanza al secondo piano dell’Istituto Seràgnoli in cui da ieri mattina sono stati riaccesi smartphone, tablet e televisore. Mihajlovic è di nuovo un paziente del Sant’Orsola ma non smette mai di essere il condottiero del Bologna.