Il bolognese che fa il miglior espresso del mondo
Scontro nel 2017 L’autista di Colonna
Stefano Cevenini è il re mondiale dell’espresso 2019, incoronato dall’Istituto espresso italiano. Alla competizione internazionale a Milano hanno partecipato 400 professionisti del settore da tutto il mondo. A 12 anni il barista si è innamorato del caffè: «A colpirmi l’odore inebriante dei chicchi tostati»
Una nuova e definitiva archiviazione chiude l’inchiesta per omicidio colposo a carico di ignoti per la morte di Vito Rotunno. L’autista del presidente della Corte d’Appello Giuseppe Colonna morì in un incidente a bordo di una Lamborghini il 17 novembre di due anni fa, mentre insieme al magistrato era in visita nell’azienda di Sant’Agata Bolognese. Rotunno, solo alla guida di uno dei bolidi mentre davanti a lui viaggiavano Colonna e un nipote su auto guidate da piloti, si schiantò contro un tir. La famiglia, assistita dall’avvocato Paolo Emilio Rogari, ha sempre chiesto di fare luce sull’incidente e si era opposta alla richiesta di archiviazione presentata dal pm Antonello Gustapane, chiedendo nuove indagini. Ora il gip Rita Zaccariello accoglie la seconda richiesta di archiviazione, perché, scrive, «dalle nuove indagini e dalla documentazione acquisita dalla Procura, non sono emersi elementi idonei a ipotizzare profili di colpa penalmente rilevanti nei confronti dei responsabili della Lamborghini». L’impiego dell’auto si configurava non come un test drive (che può essere svolto solo dai dipendenti), ma come un comodato d’uso dinamico, in cui viene inquadrato l’utilizzo dei veicoli da parte di persone esterne e il cui contratto «contiene una clausola che esonera la Lamborghini da qualsiasi responsabilità giuridica». Il documento, però, non era stato firmato né da Colonna né dal suo autista poi deceduto. Resta perplesso l’avvocato Rogari, che dopo essersi consultato con la vedova deciderà se fare ricorso in Cassazione e attivare la causa civile e di lavoro, visto che Rotunno si trovava a seguito del presidente Colonna in orario di lavoro. La vedova del 58enne non ha ricevuto alcun risarcimento.