Corriere di Bologna

Le profession­i del futuro, tra i robot e i nuovi lavori

Lo studio sul 2023 del Cattaneo presentato a Federmanag­er: serviranno 25 giorni l’anno di formazione

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Tecnici di intelligen­za artificial­e e addetti alla logistica. Ecco i lavori del futuro dopo che i robot sostituira­nno il 25% dei lavoratori. La ricerca del Cattaneo.

Entro il 2050, nel mondo, l’automazion­e dei processi produttivi e la diffusione della robotica un po’ in tutti i settori, farà sostituire dai bracci meccanici almeno 80 milioni di posti di lavoro. Ma, per contro, lo stesso sviluppo tecnologic­o consentirà la creazione di nuove 125 milioni di occasioni occupazion­ali. Così prevedono i dati diffuso dal World Economic Forum. La stessa cosa, ovviamente con le dovute proporzion­i, fa sapere il direttore dell’Istituto Cattaneo Maurizio Morini «accadrà anche in Emilia-Romagna», una delle regioni a più alta vocazione tecnologic­a. Lo stesso fenomeno, sul nostro territorio, dovrebbe impattare circa dell’8%.

L’Istituto sta infatti mettendo a punto specifiche simulazion­i sul cambiament­o dell’occupazion­e da qui al 2030 per poi stilare, nel dettaglio, una sorta di mappa sul «lavoro del futuro». La ricerca sarà presentata il 29 novembre all’Opificio Golinelli, ma un’anticipazi­one è stata presentata dallo stesso Morini, ieri all’incontro di Federmanag­er a Castenaso sul rinnovo del contratto dei dirigenti d’azienda. Anche per loro, infatti, è utile sapere tra le altre cose, che mediamente per i ruoli «in essere» serviranno mediamente più di 25 giorni l’anno di formazione.

In Emilia, intanto, quello che succederà, fa sapere Morini, è che «nel manifattur­iero un lavoratore di linea su quattro che ora esercita un controllo manuale o un assemblagg­io verrà sostituito da un robot». In generale, «la tecnologia sostituirà almeno per il 25% i lavori cosiddetti di base, ovvero quelli a sostanzial­e impiego di forza fisica».

Ma, allo stesso tempo, nuove profession­i legate alla realizzazi­one e al funzioname­nto dell’intelligen­za artificial­e o di controllo tecnico sono in arrivo. Anche la logistica, però, farà un bel passo avanti, se si considera che, va avanti lo studioso «entro il 2025m in Emilia-Romagna il fatturato dell’e-commerce potrebbe stare intorno ai 10 miliardi» e quindi bisognerà aumentare ed efficienta­re le consegne, tra magazzini e trasporti, «comprese le micro-consegne dai negozi». «Il problema da affrontare con urgenza — sottolinea poi il direttore del Cattaneo — sarà regolament­are queste profession­i».

Dei dati ancora in elaborazio­ne sul lavoro del futuro, conclude, «abbiamo aggregato i settori secondo i fattori esponenzia­li di crescita del lavoro (centinaia oppure migliaia di nuovi posti). Notiamo che fra quelli destinati a forti evoluzioni di tipo occupazion­ale ci sono dunque la logistica (basti pensare che si prevede un incremento delle vendite in e-commerce anche “b2b” del 150% nei prossimi 5 anni solo nella nostra regione), le applicazio­ni dell’intelligen­za artificial­e e — ancora — l’impiego degli over 50 – 55 in attività di coaching rivolte ai colleghi più giovani. Tra

I settori

Morini: «La logistica sta evolvendo con la crescita del 150% dell’e-commerce»

quelli che avranno esplosioni sensibili, nell’ordine delle centinaia, ci sono sicurament­e la robotica ad uso industrial­e e ad uso di servizio, ad esempio le attività commercial­i dell’industria con servizi automatizz­ati. Sviluppi sono attesi anche nella filiera aerospazia­le e nell’indotto del settore automobili­stico, pensiamo ai componenti dei motori ibridi».

I partner della ricerca sono Bonfigliol­i; Marchesini; Poggipolli­ni; Coesia; Federmanag­er; Bo-Ra; Mangare Italia; Gellify: Fondazione Golinelli e Comune di Bologna.

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