Cevenini vince l’«Espresso italiano champion»
Per fare un buon caffè ci vuole un buon barista. Per presentare alla perfezione 4 caffè e 4 cappuccini in 11 minuti davanti a una giuria internazionale ci vuole professionalità e concentrazione. Per superare 400 maestri del caffè da tutto il mondo serve la perfezione. Il migliore barista del mondo è di Bologna, si chiama Stefano Cevenini, già campione nazionale, e ora fresco di vittoria al campionato mondiale dell’Espresso italiano champion 2019, la gara per professionisti del settore promossa dall’Istituto espresso italiano.
La finale si è svolta domenica nei padiglioni di Fiera Milano in occasione di Host, manifestazione dedicata al mondo della ristorazione. «All’inizio non ero soddisfatto: temevo di aver sbagliato le temperature dei cappuccini e di non aver convinto del tutto i giudici sensoriali. Poi alla fine è andato tutto bene», ha commentato Cevenini, che lavora nel settore dall’età di 15 anni. Gli ingredienti della vittoria sembrano semplici, «ho utilizzato la miscela mokador 80% arabica 20% robusta riuscendo ad avere un perfetto espresso bilanciato tra amarezza e acidità con un gusto retro olfattivo fruttato e floreale», ma la bravura è tutta nella passione e nell’esercizio: «Ho fatto prove su prove. A partire da settembre mi sono allenato in torrefazione a Faenza fino a due giorni prima della gara».
A contendere la vittoria al barista bolognese, in finale, c’erano campioni da tutto il mondo come Anita Fava (Regno Unito), Satoshi Miyanishi (Giappone), Chiu Hsiu Kuei (Taiwan). «Mi ha colpito molto la calma e la gestione della tensione del concorrente giapponese che è stato molto tecnico. Gli altri hanno proposto un flat white, cioè un cappuccino più leggero, poco cremoso e piu simile al caffellatte».