A caccia della Nona La Virtus a Patrasso per blindare l’Eurocup
In campo alle 18.30. Delia di nuovo nelle rotazioni
Forte di tre vittorie consecutive in avvio di Eurocup, la Virtus può quasi blindare la qualificazione alle Top 16. Stasera a Patrasso (ore 18.30, diretta Eurosport Player e Radio Bologna Uno), i bianconeri affrontano una delle principali inseguitrici — 2 vittorie e 1 sconfitta nel girone — e un’eventuale vittoria li porrebbe con un piede e mezzo già al turno successivo. Lo scorso anno, infatti, a tre squadre su cinque sono state sufficienti quattro successi nel girone di regular season per qualificarsi e chi è partito 4-0 nelle ultime due stagioni ha sempre passato il turno. Al di là dei numeri è però il livello delle prestazioni della Segafredo ad aver certificato fin qui la superiorità della squadra di Djordjevic.
Questo sulle rive dello Ionio sarà un altro bel test, contro una squadra solida che ha già incrociato la strada dei bianconeri lo scorso anno in Champions League, con due vittorie per la banda allenata all’epoca da Sacripanti. Sarà miglior attacco contro miglior difesa: il Promitheas ha infatti concesso 66,3 punti di media agli avversari nelle priconcentrata me tre giornate, mentre la Segafredo vola a 91,7 di media in questo suo avvio da record. La Virtus viaggia infatti a 115 di valutazione media, che sarebbe un primato per quanto riguarda l’Eurocup allo stesso modo dei 24,7 assist a partita.
Fin qui Markovic e soci sono stati la miglior squadra della competizione ma l’asticella è sempre destinata ad alzarsi, a cominciare da questa sera. Perché vincere in trasferta non è mai una cosa banale e servirà una versione della Segafredo decisamente solida e per mantenere l’imbattibilità.
Djordjevic potrà nuovamente schierare Marcos Delia, ad allungare la rotazione dei lunghi con l’argentino arrivato da un paio di settimane e ancora nel pieno del processo di inserimento di un gruppo che viaggia alla perfezione fin qui con i suoi magnifici sette.
Teodosic, Markovic, Gaines, Weems, Ricci, Gamble e Hunter sono tutti in doppia cifra di media, va da sé che fin qui le squadre avversarie, sempre battute con uno scarto medio in doppia cifra, hanno sostanzialmente dovuto scegliere il veleno col quale morire. Questa profondità è stata uno dei fattori determinanti per questo avvio di stagione della Virtus. Djordjevic ha dato identità e gerarchie immediatamente, ha un gruppo di giocatori versatili in modo da poter scegliere fra varie opzioni a seconda di chi sia nella giornata migliore.
Teodosic e Markovic sono i due fari, ma attorno a loro c’è una squadra che fin qui si è mossa come se fosse telecomandata. E, come hanno sottolineato diversi giocatori, la cosa più preoccupante (per gli avversari) è la percezione all’interno del gruppo che ci siano ampi margini di miglioramento.
La chiave sarà ancora una volta la protezione dell’area: la Virtus è la miglior squadra di Eurocup a rimbalzo e concede appena il 37,9% da due agli avversari fin qui affrontati. Se saprà mantenersi questi standard, con il talento offensivo che si ritrova avrà buone chance di calare il poker di vittorie.