Laura, una media che sfiora il 10 L’alfiere premiata da Mattarella
La studentessa, media del 9.81 a scuola, ieri è stata premiata dal presidente Mattarella
«Non ho mai pensato solo a studiare» dice Laura Ginestretti, 19 anni compiuti da poco. Eppure grazie una media voti di 9,81 al temine del quinto anno al Liceo Scientifico di Lugo, e un diploma con lode in tasca, è uno dei 25 studenti migliori d’Italia premiati da Mattarella.
«Non ho mai pensato solo a studiare, la mia vita fino a oggi l’ho vissuta anche andando oltre libri, oltre le verifiche, le lezioni in classe e le interrogazioni ». A guadare indietro nel tempo e a riassumere così, in poche parole, i cinque anni di vita trascorsi tra i corridoi e i banchi di una scuola superiore – liceo o istituto tecnico non importa – sono in tanti. Forse la maggior parte degli alunni ed ex alunni di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Ma quando il curriculum parla chiaro e certifica che il diploma di maturità lo si è conquistato con il massimo dei voti e che per ben cinque anni, a giugno, la pagella brillava allo stesso modo in ogni singola disciplina, in pochi riuscirebbero a crederci. Eppure, Laura Ginestretti, 19 anni compiuti da poco, una media voti di 9,81 al temine del quinto anno al Liceo Scientifico di Lugo, e un diploma con lode in tasca, ci tiene a ribadirlo: «Per davvero non ho mai pensato solo a studiare».
E lo fa poco dopo aver stretto la mano al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ieri mattina l’ha nominata Alfiere del Lavoro, assieme agli altri 25 ragazzi che compongono la rosa dei migliori studenti d’Italia.
Dal 2011 vengono insigniti della benemerenza per iniziativa della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Come ogni traguardo, la medaglia che Sergio Mattarella ha consegnato nelle lor mani, rappresenta un punto di arrivo e partenza al tempo stesso. Dopo la maturità e le meritate vacanze Laura è partita da Bagnacavallo, il piccolo paese del ravennate dove ha sempre vissuto, poco lontano da Lugo, e si è trasferita a Milano, dove frequenta le lezioni del corso di laurea in Ingegneria biomedica del Politecnico. Una scelta, come è facile immaginare, non casuale.
«Al Liceo adoravo tutte le materie scientifiche. La matematica, la fisica in particolare». Un passato di cui andare orgogliosi, insomma, un presente tutto da vivere – non solo studiando - e un futuro da costruire, con qualche idea già in testa. Un progetto concreto e non da poco malgrado la giovanissima età. «Alla fine del percorso accademico mi piacerebbe aprire un’impresa che si occupi della produzione di protesi, per quanto sappia già che non sarà facile. È solo un sogno», racconta. Ma sempre, ribadisce, con uno sguardo che abbracci il mondo al di fuori dei libri: «Anche se per adesso ho smesso, per tanti anni ho fatto danza, in particolare quella moderna e l’hip hop, ma sono ancora molto legata allo sport», conclude.