«Certe fughe in avanti sono solo per visibilità»
L’assessore Lombardo: «No agli allarmismi»
«L’inquinamento elettromagnetico non si combatte da soli e certe fughe in avanti rispondono solo a logiche di visibilità politica ma lasciano gli altri Comuni nella responsabilità di governare». Non nasconde il proprio disappunto Marco Lombardo, assessore comunale alle Attività Produttive della giunta del sindaco Virginio Merola, nel commentare lo stop al 5G varato dalla sindaca di San Lazzaro, Isabella Conti.
«Per venerdì era già convocato un incontro in Città metropolitana con sindaci e amministratori per affrontare il tema a quel livello» svela Lombardo, che punta a fare chiarezza. Anche dal Pd Bologna si sottolinea che non si tratta del primo intervento di cautela sul 5G da parte di amministratori locali, in attesa di uniformarsi a livello provinciale.
Lombardo, anche dal Consiglio comunale però vi arriva un invito a intervenire. Cosa farete?
«Avere coraggio non significa dire tutto quello che i cittadini si vogliono sentir dire ma avere una linea politica e tenerla. Come Comune ci siamo adoperati per non creare allarmismi sul tema e non minimizzare i rischi. Con il tavolo di monitoraggio creato con i gestori delle reti e il mio collega di giunta Giuliano Barigazzi, delegato alla Salute, il confronto è continuo. In città abbiamo già negato l’autorizzazione per 4 impianti e la riconfigurazione di altri 3. Sette antenne in totale, ma è avvenuto in silenzio. E credo che una mossa come quella di San Lazzaro sia anche improduttiva».
Perché?
«Preferisco che i soldi dei cittadini siano spesi per finanziare una ricerca che approfondisca il problema e non per le cause legali che sicuramente arriveranno e che espongono quel Comune a sconfitte. Questo perché il principio di precauzione nel diritto europeo è chiaro e non si applica su un rischio qualsiasi, ma solo dove le evidenze scientifiche portano a trovare un rischio grave e manifesto.
A oggi non ci sono studi sul 4G e il 5G uniformi, quello molto citato dell’Istituto Ramazzini è sul 3G. Quindi il sindaco di San Lazzaro dovrebbe anche bloccare gli impianti 4G presenti nel suo comune. Tra l’altro il limite dei 6 volt metro presente in Italia è tra i più bassi in Europa».
In attesa di un regolamento come vi comporterete?
«Come Comuni possiamo fissare dei criteri per le localizzazioni degli impianti, per esempio considerando dei luoghi sensibili, e su quello stiamo lavorando per presentare delle linee guida al Consiglio comunale. Ma di fatto è qualcosa che con il tavolo di monitoraggio già facciamo, vorremmo però dare un quadro completo al territorio cittadino, in modo da non dover affrontare ogni singolo caso in autonomia. In via Saliceto, per esempio, abbiamo ascoltato quanto ci chiedevano i cittadini. Non possiamo però entrare nel merito dei limiti alle esposizioni, sulle quali c’è una legge nazionale per la quale possiamo però chiedere che non venga alzato il limite. Per tranquillizzare i cittadini mi preme chiarire che al momento non c’è nessuna emergenza sanitaria».