Corriere di Bologna

La Effe si gode Robertson, attaccante perfetto

Il 60% da due, il 40% da tre, l’80% ai liberi: viaggia alle medie chieste dai dogmi dei grandi coach

- © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

C’è parecchio da riflettere per la Fortitudo che ha un settore lunghi in evoluzione (rientrato ieri in gruppo Sims, ancora fermo Leunen, mentre Stephens dovrebbe giocare ancora una o due partite) e difficoltà a rimbalzo che specie fuori casa saltano agli occhi, ma che quantomeno scopre di aver pescato bene la sua guardia titolare. Kassius Robertson, almeno sul fronte delle cifre, finora ha sempre fatto il suo, anche nelle brutte sconfitte di Varese e Roma. Un vecchio metodo per stabilire l’eccellenza di un attaccante è il cosiddetto muro del 40-6080: sono rari i giocatori che nell’arco di una stagione riescono ad avere almeno il 60% da due, il 40% da tre e l’80% ai liberi. Robertson al momento è sopra questa linea, non un dato banale per un giocatore soprattutt­o offensivo, che sfiora i 16 punti a gara prendendo mediamente solo 10 tiri a partita. Robertson insomma rende molto consumando poco, è continuo, non è solo un tiratore da tre ma un attaccante completo, può segnare in molti modi.In tutta le serie A ci sono solo un pugno di giocatori sopra il 40-60-80, e sono tutti nomi di una certa importanza. C’è l’attuale capocannon­iere Josh Mayo di Varese

(finisse oggi, sarebbe un buon candidato a mvp del torneo), c’è il bomber di Venezia Michael Bramos, e due uomini di punta di Milano (Vlado Micov e Michael Roll). Oltre a questi, sopra lo sbarrament­o solo una figura minore come il finlandese di Cremona Topias Palmi, ma con pochissimi tiri tentati, l’esplosivo John Brown di Brindisi che però ha 1 sola tripla tentata e segnata, e infine un altro fortitudin­o, Matteo Fantinelli, che in 112 minuti ha 1/1 da tre e 4/4 ai liberi (più il 66% da due). Scherzi dei numeri: Milos Teodosic, per dire, resta di poco sotto il limite per percentual­e da due (58.3%) ma in 3 partite ha già tirato 13 volte da tre (col 58%) e 17 liberi (con l’82%), per non parlare dei quasi 6 assist di media. I numeri non dicono mai tutto e di certo cinque partite non sono molte per trarre conclusion­i, ma in generale questo Robertson pare molto buono. Poi qualcuno può anche rimpianger­e Kenny Hasbrouck, che a Verona (13,3 punti, 32% da tre), assieme a Rosselli, sta andando con un fil di gas, anche perché dopo sole tre giornate sono già l’unica squadra imbattuta in tutta l’A2. Ma la Serie A è un’altra cosa.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy