La Borgonzoni punta alla sede in Bolognina
Lucia Borgonzoni punta sulle periferie. La candidata leghista del centrodestra alla presidenza dell’Emilia-Romagna aprirà una sede elettorale in Bolognina (o in un altro luogo simbolico di Bologna). Non però in centro storico. «Apriremo una sede elettorale non in centro come si poteva immaginare — ha detto ieri la senatrice bolognese — ma in una zona come può essere la Bolognina». Dopo il PalaDozza, insomma, Borgonzoni potrebbe «conquistare» un altro simbolo del centrosinistra sotto le Due Torri. Domenica
Borgonzoni ha incassato il sostegno di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia (nonostante la provocatoria contemporanea presenza in città di Matteo Salvini). E la candidata promette una coalizione in grado di andare oltre il centrodestra «classico». «Stiamo lavorando insieme a FdI già da tanto tempo — puntualizza — e così anche con Forza Italia. Ma nella coalizione ci saranno anche la lista di Toti e i civici. Siamo un gruppo composito di varie realtà».
Subito polemica la senatrice M5S Michela Montevecchi che in Bolognina ci vive: «Anziché aprire sedi per sfruttare la periferia e collezionare candidature, forse Borgonzoni farebbe meglio a non prendere esempio dal suo segretario, fare meno slogan e lavorare di più»