«Da vent’anni in questa fabbrica La difenderemo»
Ci sono persone che alla sfortuna rispondono col sorriso. E rimboccandosi le maniche. Mariangela Bolognini e Gabriele Fabbri (in foto) lavorano in Samp Ingranaggi rispettivamente da 19 e 21 anni: 44 anni lei, 51 lui, non rischiano solo di perdere entrambi il lavoro. Rischiano anche di veder saltare in aria la difficile tenuta del loro equilibrio familiare: due disabili e una anziana di 83 anni a carico e residenti nella casa di Castenaso in cui sono andati ad abitare quando si sono sposati. Per garantire l’assistenza ai due fratelli del marito da subito e un aiuto alla suocera, anche lei con problemi di salute, poi, Mariangela ha scelto di avere un contratto part-time. Mille euro al mese. «Fra dieci giorni compirò 45 anni e non so ancora come li festeggerò — sospira —. Sono in Samp da una vita, ma mi mancano almeno 12 anni alla pensione». La richiesta di concordato in bianco avanzata dal gruppo Maccaferri anche per il ramo metalmeccanico del colosso «è la ciliegina sulla torta».
Il 12 dicembre in casa Fabbri saltano due stipendi. «Per questo — rivela Mariangela — mi sto muovendo per chiedere un sostegno al Comune di Castenaso». «I nostri familiari percepiscono un assegno di invalidità di 200 euro — le fa eco Gabriele — ma la nostra è solo una delle tante situazioni vissute dai colleghi. Ognuno ha una storia, i suoi problemi. Siamo molto legati a questa azienda, speriamo la situazione si evolva al meglio. Ma se così non fosse, ricominciare a quest’età, nonostante le nostre elevate competenze, non sarà facile». «Non siamo in crisi perché ci manca il lavoro, questa è un’azienda storica, eccellente — è la conclusione pronunciata quasi all’unisono dalla coppia — noi siamo in crisi per un’inadeguata gestione industriale. La colpa non è dei lavoratori, che non smetteranno di lottare».