Corriere di Bologna

LA PRIMA VOLTA DEL MAGO DELLE ARTERIE «QUI LA MIGLIORE SANITÀ D’ITALIA»

- Marina Amaduzzi marina.amaduzzi@rcs.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Èl’unico medico nella lista civica bolognese di Stefano Bonaccini ed è pronto a «rendersi utile» e a mettere a disposizio­ne «40 anni di lavoro nella sanità pubblica della regione». Andrea Stella, 72 anni, pisano di nascita ma bolognese dai tempi dell’università, chirurgo vascolare, professore dell’Alma Mater in pensione da poco più di un anno, ha accettato la proposta del governator­e uscente «perché è il momento giusto per un impegno civico e civile, quindi politico, perché la deriva salviniana non mi piace per niente». Oggi alle 18,45 terrà un incontro «con i miei sostenitor­i», dice a Palazzo Pepoli, in via Castiglion­e 8, insieme a Bonaccini e all’alleato e leader di Azione Carlo Calenda, per parlare di «Emilia-Romagna Regione della conoscenza».

«Tutto è partito da una richiesta di Bonaccini, che avevo conosciuto e frequentat­o in alcune occasioni — racconta il chirurgo —. Ho deciso di accettare la sua proposta, era ed è il momento giusto per un impegno e per sostenere ciò che la Regione ha fatto in questi anni». Per lui che ha trascorso una vita in sala operatoria o sui banchi a insegnare ai chirurghi (è stato, tra i vari incarichi avuti in Ateneo, anche il presidente del corso di laurea in Medicina e chirurgia), la politica è sempre stata piuttosto lontana. «Non sono mai stato un uomo di destra — assicura — e ho sempre condiviso idee progressis­te. In questi cinque anni Bonaccini ha dimostrato di avere elaborato un suo percorso aprendo ad altre anime della sinistra».

Non è mai stato un politico Stella, ma ha sicurament­e masticato la politica, universita­ria e sanitaria. «Mi chiedono se la mia candidatur­a è contro l’assessore Venturi o se sono interessat­o a fare l’assessore — confida —. Posso assicurare che non ho chiesto niente a Bonaccini e gli ho detto che non parliamo del dopo. L’importante ora è vincere, questo è l’obiettivo a cui dobbiamo guardare e a cui dobbiamo tutti lavorare». Come non pensare però che, se le cose andranno positivame­nte (per Bonaccini), il medico Stella possa ambire alla gestione della sanità. «La mia idea è di essere utile — scandisce —in più di quattro decadi ho messo insieme un’esperienza importante, ho lavorato anche a Rimini e a Modena oltre che al Sant’Orsola dove sono entrato come ricercator­e nel ‘72». Il suo ultimo incarico, prima di andare in pensione, è stato quello di riorganizz­are la chirurgia vascolare metropolit­ana, che è diventata la più grande d’Italia. «Posso dire — conclude — di aver lavorato in quella che molti pensano sia la migliore sanità d’Italia».

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Con Bonaccini Andrea Stella

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