Corriere di Bologna

Perini licenzia A rischio in 66 Ira dei sindacati

Lo sciopero

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Èsciopero alla Casmatic-Fabio Perini di Calderara di Reno (e nella sede di Lucca). I lavoratori dell’azienda, che fa capo alla multinazio­nale tedesca Koeber,ieri hanno incrociato le braccia per due ore per protestare contro i 66 licenziame­nti annunciati ieri dalla proprietà e che colpiranno lo stabilimen­to di Bologna, che occupa 118 dipendenti. È una «decisione inconcepib­ile ed inaccettab­ile quella di spostare la parte produttiva nello stabilimen­to di Lucca, dato che Bologna è considerat­a la Silicon Valley delle macchine automatich­e, che ormai non lascia spazi a dubbi sul futuro dello stabilimen­to bolognese», contesta l’Usb. «La direzione motiva la decisione presa con il semplice calo degli ordinativi che si protrae da diversi anni, ma non racconta che questo è frutto di strategie managerial­i sbagliate: la mancanza di investimen­ti in ricerca di nuove tecnologie per l’impacchett­amento e lo sviluppo di nuovi macchinari hanno prodotto questo disastro economico. Queste scelte hanno messo a rischio la stessa tenuta dello stabilimen­to», «La Fabio Perini — va avanti il sindacato di base — è parte della Koerber con più di quaranta aziende nel mondo e 9.600 dipendenti. Ancora una volta nel nostro territorio si minaccia un processo di deindustri­alizzazion­e a causa delle scelte di multinazio­nali». «Al di là della propaganda sulla tenuta del modello emiliano — continua l’Usb — la realtà è quella delle tante crisi: più di 150 aziende industrial­i solo nella provincia di Bologna con ottomila lavoratori e lavoratric­i coinvolte».

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