Gol fatti (e subiti) Bologna da record
Tutti i numeri dell’andata Le 28 reti sono il primato rossoblù. Ma la difesa soffre. Nessuno ha subito di più dopo il 90esimo
Il Bologna ha concluso il girone d’andata con alcuni record positivi, altri negativi ma anche con qualche rimpianto. Il dato più interessante è quello relativo ai gol segnati: 28 reti sono un primato non solo nella gestione Saputo ma addirittura dall’introduzione delle venti squadre in Serie A. La formazione di Mihajlovic ha superato nettamente quella di Donadoni del 2017/18 che aveva realizzato 23 marcature e lo ha fatto distribuendo abbastanza equamente il bottino sia tra i suoi calciatori sia nel calendario.
I protagonisti della squadra sono Palacio e Orsolini, separati all’anagrafe da 15 anni ma uniti nel segno del gol con 5 reti a testa e seguiti a ruota da Sansone con le sue 4 marcature e il rimpianto del rigore di Genova. Eppure l’ex Villarreal ha avuto molte occasioni: è lui infatti il giocatore di movimento ad aver accumulato finora più minuti (1568) alle spalle dell’intoccabile Skorupski.
In queste prime 19 giornate di Serie A il Bologna ha regalato inoltre al pubblico del Dall’Ara la stagione più divertente realizzando ben 14 gol tra le mura amiche eguagliando il record stabilito nel 2009/10 e nel 2012/13.
Curiosamente ha contribuito con 4 centri Palacio che ha atteso la terza annata in rossoblù per segnare la sua prima rete casalinga. Il rendimento offensivo del Bologna è stato però significativo anche in trasferta visto che le 14 reti segnate (in questo caso il capocannoniere è Orsolini con 4) costituiscono il primato degli ultimi cinque anni. In riferimento al medesimo periodo, la formazione di Mihajlovic ha conquistato anche un altro doppio record positivo: quello del minor numero di sconfitte (8) e del minor numero di sconfitte interne (3). Tale dato attenua anche l’unico vero primato negativo ottenuto dai rossoblù in questa prima fase di stagione ovvero i 31 gol subiti che indicano questa difesa come la peggiore dall’ultima promozione.
Nel chiudere il girone d’andata con la quinta retroguardia più perforata del campionato pesano tanto anche le disattenzioni visto che il Bologna condivide con il Brescia l’amaro primato di squadra che ha incassato più reti oltre il 90esimo. Tra le 4 marcature subite bruciano in particolare quelle di Dzeko e Lukaku che hanno portato due sconfitte. Aprendo infine la pagine dei rimpianti, spiccano due dati.
Innanzitutto non essere riusciti almeno a eguagliare il record di punti stabilito da Donadoni due anni fa (24) pur facendo segnare un nettissimo miglioramento rispetto al girone d’andata firmato da Inzaghi: in dodici mesi il Bologna è passato da 13 a 23 punti nelle prime 19 gare. Così è però sfumata anche l’occasione di chiudere la prima fase del campionato nella metà nobile della classifica.
Mai come quest’anno era sembrata concreta la possibilità di togliersi una soddisfazione che manca ormai dal 2003: un passato quasi remoto con il campionato ancora a diciotto squadre, Cruz capocannoniere rossoblù del girone d’andata e Mihajlovic ancora in campo con la maglia della Lazio.
Da oggi il tecnico serbo sarà impegnato a Casteldebole cullando l’ambizione di guidare il suo Bologna ad una seconda parte di campionato in crescita e regalare ai suoi tifosi una stagione da ricordare.