Psicosi Bibbiano tra allarmi bomba e la contesa sull’ultima piazza
Falso allarme bomba: evacuato il Comune. Duello Lega-Sardine per i comizi del 23
Il finale di campagna elettorale sembra ruotare tutto attorno a Bibbiano. Ieri una telefonata anonima arrivata sede dell’Unione val d’Enza a Barco di Bibbiano annunciava l’imminente scoppio di una bomba. L’allarme si è rivelato infondato ma nel frattempo sono stati evacuati i dipendenti, compresi quelli del Comune di Bibbiano. Ad aggiungere tensione la contesa tra le sardine e Salvini per chiudere la campagna elettorale a Bibbiano. Imminente una decisione delle autorità in merito.
BIBBIANO - La fine dell’inchiesta, la piazza contesa da Lega e Sardine, e ora l’apice della tensione con un allarme bomba. Bibbiano è tornato prepotentemente al centro della scena politica con le conseguenti strumentalizzazioni e ieri mattina la paura si è rifatta viva dopo le telefonate e le lettere di minacce arrivate ai dipendenti del comune e agli operatori sociali per tutta la scorsa estate. «Fra 20 minuti vi lancio una bomba», questo ha detto una voce maschile quando alle otto del mattino un assistente sociale dell’area adulti ha alzato la cornetta del telefono dello sportello della sede dell’Unione val d’Enza a Barco di Bibbiano. Il tutto condito con offese e minacce. Il vice sindaco di Bibbiano Paola Tognoni - il sindaco Andrea Carletti, indagato per falso e abuso d’ufficio nell’inchiesta sui presunti affidi illeciti di minori, di fatto non è ancora tornato operativo - ha deciso, non volendo sottovalutare nulla, di far evacuare tre edifici: oltre alla sede dell’Unione, il Municipio di Bibbiano e alcuni uffici sopra alla biblioteca del paese. Un’ottantina di dipendenti è uscita. La bonifica è terminata alle 14.30. Ora Procura e carabinieri indagano per procurato allarme, in campo anche la Digos e la polizia municipale. Oggi tutti gli uffici saranno regolarmente aperti, ma non è questo il punto per i tre amministratori che ieri a metà mattina hanno deciso di convocare una conferenza stampa con la bonifica ancora in corso. «Non possiamo più tacere hanno detto, oltre a Tognoni, la prima cittadina di Cavriago Francesca Bedogni e Franco Palù sindaco di San Polo e da luglio presidente dell’Unione Siamo i primi a volere la verità, e in fretta, sull’inchiesta, ma abbiamo il dovere di tutelare i cittadini e i dipendenti. Non è accettabile andare al lavoro senza sentirsi al sicuro». Gli amministratori hanno puntato il dito, senza mezzi termini, sulla politica: «Sapevamo che in campagna elettorale tutto si sarebbe riacutizzato, ma ci sono valori - ha detto Bedogni che non si possono sacrificare per una campagna elettorale e per il consenso: la convivenza civile, il rispetto, il lavoro in sicurezza». Da lì una sorta di appello a chi si sta contendendo piazza Della Repubblica: Lega e Sardine hanno annunciato entrambi la propria presenza a Bibbiano per il 23 gennaio. «Decideranno le autorità competenti, ma chiediamo buon senso. Sarebbe meglio non ci fosse alcun comizio e alcuna manifestazione. Chiediamo loro un passo indietro» ha detto Palù. Una richiesta cui finora nessuno ha detto sì. «Non se ne parla - risponde Gianluca Vinci, deputato reggiano e segretario della Lega Emilia - Saremo lì a chiedere la verità rispetto all’inchiesta sugli affidi». Salvini aveva annunciato la chiusura della campagna elettorale a Bibbiano lo scorso 9 gennaio, ma «per prenotare la piazza occorreva aspettare i 5 giorni precedenti il comizio, come impone la legge», dice Vinci. Nel frattempo l’area è stata chiesta dalle Sardine, che non dovendo fare un comizio non hanno vincoli di questo tipo: «Abbracceremo Bibbiano e questa volta non ci saranno strumentalizzazioni. Gli sciacalli passano, le Sardine restano»». Sulla competizione dovrà probabilmente decidere la Prefettura. È possibile che una delle due manifestazioni venga spostata in un altro spazio o posticipata.