Diritti lgbt e dubbi sull’autonomia La sinistra pronta a dettare l’agenda
Galvanizzati dal voto e decisi a pesare di più
Rincuorata dalla vittoria di Stefano Bonaccini, e galvanizzata dal risultato di Emilia-Romagna Coraggiosa (3,77% e oltre 22mila preferenze su tre province per Elly Schlein), la galassia della sinistra spera ora in una decisa virata della giunta Bonaccini. Arcigay, che tira un sospiro di sollievo sul destino della legge contro l’omotransfobia, chiede un «assessorato ai Diritti». Ma è sull’autonomia regionale, priorità su cui ha insistito il governatore nel dopovoto, che si concentra il pressing del fronte contrario alla regionalizzazione di competenze scolastiche. «Ora che ha vinto, Bonaccini non può continuare a ignorarci — dice il Comitato Scuola e Costituzione — torneremo a chiedergli un incontro per consegnargli le oltre 5.000 firme raccolte contro la regionalizzazione della scuola».
L’Arcigay regionale, come sottolinea il coordinatore Marco Toni, ha parecchie ragioni per festeggiare. Da una parte la «sconfitta della retorica dell’odio e del disprezzo della Lega», dall’altra l’elezione e la riconferma di «molte consigliere e consiglieri che hanno sostenuto le nostre battaglie». Ce n’è abbastanza per tirare Bonaccini per il doppiopetto: «Invitiamo nella composizione della prossima giunta a istituire un assessorato ai Diritti per continuare e rilanciare questa bellissima storia di civiltà politica». Anche Giuseppe Seminario, presidente del circolo bolognese Arcigay Il Cassero, confida che ora «si vada verso una tutela maggiore e un riconoscimento di diritti, non solo sociali ed economici, per chi sta ai margini». Che poi siano gli eletti di Coraggiosa, del Pd o della Lista Bonaccini a sostenere le battaglie della sinistra, poco importa: «L’interlocuzione è con tutti quelli che si ritrovano nelle nostre idee».
Per il segretario della Cgil Emilia-Romagna, Luigi Giove, c’è innanzitutto da coniugare il nuovo Patto per il lavoro con le esigenze del Patto per l’ambiente promesso in campagna elettorale. «La vera sfida è superare l’alternatività tra sostenibilità produttiva e capacità produttiva», dice Giove, che tra le priorità indica quella di
Bruno Moretto
Torneremo a chiedergli un incontro per consegnargli le oltre 5.000 firme raccolte contro la regionalizzazione della scuola
” L’Arcigay Invitiamo Bonaccini a creare un assessorato ai Diritti
«mettere insieme un sistema di ammortizzatori sociali in grado di reggere al riacutizzarsi dell’utilizzo della cassa integrazione». E l’autonomia regionale? «Il nostro giudizio sul progetto di autonomia è articolato», sottolinea con prudenza il segretario della Cgil regionale. Il riferimento, ovviamente, è alla posizione della Flc-Cgil sul tema. Appena una settimana fa, al confronto organizzato dal Comitato Scuola e Costituzione sugli effetti dell’autonomia differenziata per il mondo dell’istruzione, la segretaria Flc-Cgil Monica Ottaviani è stata netta: «C’è stata una grandissima carenza di dibattito e trasparenza. Qualora vinca Bonaccini vi chiediamo di sollecitare una discussione, visto che finora si è sottratto». Un punto su cui batte anche Bruno Moretto del comitato: «Il problema non è l’autonomia, ma l’ambiguità di ciò che si dice sulla scuola. Vogliamo parlarne con il governatore».