Una squadra, undici difese diverse Il rebus di Sinisa nel reparto ko
IL BOLOGNA I GUAI E LE ASSENZE Sbagliano molto, sono infortunati o squalificati: i difensori non danno pace al tecnico
Qual è la difesa titolare del Bologna? Si tratta di una domanda che per il momento sembra destinata a restare senza risposta visto che Mihajlovic e il suo staff hanno dovuto alternare ben undici assetti diversi nelle formazioni titolari delle prime ventuno giornate di campionato. Senza contare gli adattamenti a gara in corso che hanno portato anche Medel ad agire da centrale.
Infortuni e squalifiche non hanno dato tregua al lavoro dei rossoblù che sabato prossimo, complice la squalifica di Tomiyasu, si apprestano a proporre la dodicesima combinazione differente di un reparto attualmente al sesto posto tra i più battuti del torneo con 33 reti incassate e che subisce almeno un gol ormai da sedici turni consecutivi. I poker difensivi più utilizzati al momento sono due, entrambi con quattro gare disputate: il primo composto da MbayeBani-Danilo-Krejci e il secondo con la stessa coppia di centrali affiancati da Tomiyasu a destra e Denswil a sinistra.
In una stagione così tormentata che vede il Bologna subire in media 1,57 reti a partita risulta davvero difficile indicare quale assetto sia stato il più affidabile ma si può almeno dare un giudizio sul piano dei risultati.
In tal senso spicca allora la seconda difesa più utilizzata (Tomiyasu-Bani-Danilo-Denswil) che è stata protagonista nel mese di dicembre dei successi su Napoli, Atalanta e Lecce oltre alla sconfitta interna contro il Milan.
La discontinuità tanto in partita quanto in allenamento certamente non ha aiutato Mihajlovic a trovare la giusta alchimia tra i componenti della sua retroguardia visto che ad esempio sulla fascia sinistra si sono già alternati ben quattro titolari diversi: ha iniziato la stagione Dijks che dopo quattro giornate ha lasciato il posto a Krejci, sostituito a dicembre da Denswil il quale a sua volta è stato costretto al forfait in favore dell’adattato Mbaye. Proprio il senegalese si è rivelato un jolly molto prezioso da ottobre in avanti consentendo al tecnico rossoblù di avere sempre un’alternativa pronta prima come terzino destro al posto di Tomiyasu, poi dalla parte opposta in assenza di mancini.
Un altro elemento fondamentale nella rosa è stato anche il neo arrivato Bani, protagonista in ben otto degli undici assetti difensivi proposti fino a questo momento e pronto a tornare in campo sabato contro il Brescia dopo aver scontato il turno di squalifica.
Se la fascia sinistra è stata davvero tormentata dagli infortuni, le assenze hanno però bersagliato anche il pacchetto dei centrali tanto che nelle prime ventuno giornate di campionato si sono già viste all’opera dal primo minuto di gara addirittura sei coppie differenti. In questo caso il pilastro è stato ovviamente il veterano Danilo con sedici presenze collezionate al fianco di tre compagni diversi: prima Denswil, poi Bani ed infine anche Paz in occasione del derby contro la Spal.
Gli esperimenti però non sono ancora finiti e sabato sarà di nuovo tempo di rivoluzione per una difesa in continuo mutamento. È chiaro che Mihajlovic deve sperare in un regalo dello staff che sta provando a recuperare Denswil. Un aiuto concreto dal club sul mercato sarebbe poi decisivo.