IMPRESE, GIOVANI E LAVORO
Quello del «disallineament o fra l’offerta di posti di lavoro da parte delle imprese e la domanda dei giovani» – sostiene Francesca Bergamini, che in Regione segue le politiche dell’istruzione e della formazione – «è purtroppo un fenomeno storico» (Corriere di Bologna, 18 febbraio). Il giorno successivo, sempre sulle pagine di questo giornale, Patrizio Bianchi, assessore regionale uscente al Lavoro, prendendo spunto dalla nascita di una nuova Academy aziendale (quella della Poggi Trasmissioni Meccaniche di Villanova di Castenaso), ha così commentato: «Spesso le imprese hanno bisogno di persone che sanno apprendere, non di persone che hanno appreso. Le academy aziendali credo siano una buona soluzione su cui puntare sempre di più». Se a questi due percorsi formativi (la Rete politecnica con al centro gli ITS e le academy aziendali disseminate lungo la Via Emilia), uniamo i classici studi universitari (oggi articolati in Lauree triennali, Lauree magistrali, Post laurea), arriviamo a molteplici possibilità per i nostri giovani. Dall’altro lato c’è, in questi anni di Industry 4.0, il gigantesco cambiamento nelle competenze e nelle abilità richieste dal mercato del lavoro; un tema, quest’ultimo, che non nasce certamente oggi, ma che proprio nell’epoca della quarta rivoluzione industriale ha assunto un’urgenza prima sconosciuta.