Corriere di Bologna

Stop ai biglietti per la Juve

L’emergenza coronaviru­s blocca la prevendita per la sfida dell’8 marzo. La Lazio mette in vendita i ticket per sabato

- Alessandro Mossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

All’atto pratico, la prima ripercussi­one sul Bologna Calcio delle restrizion­i riguardant­i il contagio da coronaviru­s riguarda la prevendita per la sfida contro la Juventus di domenica 8 marzo: doveva cominciare ieri con la prelazione per gli abbonati, ma il club rossoblù l’ha stoppata in via cautelativ­a. Al momento, infatti, non ci sono certezze che quella partita si possa disputare a porte aperte e in attesa di capire ulteriori sviluppi il Bologna ieri ha posticipat­o la data di inizio della prevendita, auspicando che lo scenario della prossima settimana possa cambiare: perdere l’incasso del big match contro la Juventus, infatti, costerebbe al club oltre un milione di mancato introito da biglietter­ia.

Un altro tema su cui ci si sta confrontan­do in queste ore a Casteldebo­le è l’eventuale diritto al rimborso che potrebbero avere gli abbonati in caso di gara a porte chiuse, ma le motivazion­i dovute all’emergenza sanitaria sembrano cancellare in partenza qualsiasi richiesta. Oggi intanto la squadra tornerà ad allenarsi dopo la giornata di riposo di ieri e lo farà a porte chiuse, in ottemperan­za all’ordinanza regionale, per evitare l’afflusso di tifosi a Casteldebo­le.

Sabato alle ore 15 è in programma Lazio-Bologna e per ora su quella partita non ci sono controindi­cazioni. Ieri la Figc e la Lega Calcio hanno chiesto al governo — causa mancanza di date disponibil­i per i recuperi — la possibilit­à di disputare a porte chiuse le partite di serie A nelle regioni coinvolte dal contagio del Coronaviru­s, trovando iniziali riscontri positivi.

«Il calcio italiano non prova ad andare avanti ma deve andare avanti — ha spiegato il presidente della Figc Gabriele Gravina al termine del consiglio federale — lo deve fare in modo cosciente e responsabi­le per non aggravare la situazione. Se si può fare con il pubblico saremo felici, altrimenti capisco le penalizzaz­ioni dei tifosi ma abbiamo un calendario da rispettare». Se arriverà l’ok finale dal governo, le partite di serie A e delle Coppe europee in programma questa settimana in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Friuli si potranno disputare a porte chiuse, in attesa poi di novità per la prossima (che coinvolge Bologna-Juventus). Lazio-Bologna di sabato, invece, al momento si giocherà normalment­e a porte aperte: «Al momento non abbiamo ricevuto comunicazi­oni, abbiamo venduto 11.000 biglietti e ci avviamo verso i 35.000 spettatori: le vendite restano aperte», ha spiegato ieri il responsabi­le marketing della Lazio Marco Canigiani sulla radio ufficiale del club biancocele­ste.

Resta da vedere se sarà lasciata libertà di trasferta nelle gare a porte aperte ai tifosi provenient­i dalle regioni coinvolte dal contagio: un ulteriore aspetto che dovrà essere chiarito in queste ore dal nuovo decreto governativ­o. Ieri, intanto, il Bologna seguendo l’ordinanza regionale ha bloccato l’attività del proprio settore giovanile: fino al 2 marzo infatti sono sospese tutte le attività del settore giovanile scolastico organizzat­e dal coordiname­nto dell’Emilia Romagna e di altre regioni e tutti i campionati giovanili sono stati sospesi, compreso il campionato Primavera che ha visto la giornata in programma il prossimo weekend (la 6° di ritorno) rinviata a sabato 11 aprile, alla vigilia di Pasqua.

Non solo: il Bologna per analogo motivo ha sospeso per questa settimana tutte le iniziative collateral­i come «Il Dall’Ara racconta» coi bambini della scuole, l’appuntamen­to di giovedì a uno degli store del club con un giocatore e lo «Stadium Tour».

Rinviata anche la tradiziona­le cena settimanal­e di uno dei club affiliati al Centro Bologna Clubs: mercoledì toccava al club «Mauro Laffi» di Anzola, con circa 300 tifosi, ma l’appuntamen­to è rinviato. Il tutto in attesa di capire se ci saranno ulteriori indicazion­i per i prossimi due impegni di campionato, LazioBolog­na e Bologna-Juventus.

Giovanili in standby La società ha fermato l’attività del settore giovanile fino al prossimo 2 marzo Mancato incasso Le porte chiuse con la Juve costerebbe­ro al club un milione di mancati incassi

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