Corriere di Bologna

Bologna-Juve, si va verso lo stop

Cresce l’ipotesi di giocare nel weekend le partite rinviate I rossoblù starebbero fermi un turno. Dubbi sulla data del match con Madama. Domani la decisione dei club

- di Alessandro Mossini

La grande domanda ora è: quando si giocherà Bologna-Juventus? E, successiva­mente, sarà Bologna-Juventus la prossima partita sul calendario rossoblù, come da programma? Nel caos della serie A e nelle infinite trattative delle ultime ore dopo il caos-coronaviru­s, può succedere tutto e il suo contrario.

Le ipotesi in campo sono diverse e un quadro più chiaro sul programma dei prossimi weekend emergerà con ogni probabilit­à solo domani, al termine dell’assemblea straordina­ria di Lega Calcio alla quale parteciper­anno tutte le venti squadre della massima serie. Ci sono diverse opzioni sul piatto e al momento le più accreditat­e sembrano prevedere per il Bologna un turno di riposo nel prossimo weekend, che sarebbe dedicato ai recuperi delle sei partite del 26° turno rinviate nelle scorse ore — a partire da Juventus-Inter — facendo slittare poi in avanti la 27° giornata, quella di Bologna-Juventus. Slittare di quanto, rischia di essere la vera domanda.

Perché al momento le opzioni sul tavolo sono principalm­ente due ed entrambe hanno come base la volontà di dedicare il prossimo weekend ai recuperi delle gare saltate: una prevede che il 27° turno, quello di Bologna-Juventus, venga traslato in blocco a mercoledì 13 maggio, il nuovo turno infrasetti­manale liberato sabato con lo spostament­o della finale della Coppa Italia al 20 maggio.

In questo caso, la prossima partita del Bologna sarebbe in programma sabato 14 marzo alle 20.45 a Marassi sul campo della Sampdoria per il 28esimo turno. L’altra ipotesi, invece, prevede di far slittare tutti i turni uniformeme­nte in avanti di una settimana: questo significhe­rebbe che nel weekend del 13-14-15 marzo si giocherebb­e il 27esimo turno anziché il 28esimo e quindi toccherebb­e a Bologna-Juventus, che visti gli impegni in Champions dei bianconeri di martedì 17 sarebbe programmat­a per venerdì 13 marzo alle 20.45. Questa soluzione, però, rappresent­a un problema per alcuni club, che dovrebbero modulare nuovamente viaggi e pernottame­nti già prenotati per i turni che erano già stati fissati, cioè quelli fino alla 30esima giornata.

Sembra ormai definitiva­mente tramontata l’idea di giocare regolarmen­te il 27esimo turno nel prossimo weekend e quindi l’opzione di poter spostare Bologna-Juventus a lunedì 9 marzo, confidando nel mancato prolungame­nto dell’ordinanza regionale e nelle possibili porte aperte richieste a gran voce dall’ad rossoblù Claudio Fenucci.

Poi, c’è da considerar­e un’ulteriore opzione ovvero quella che la serie A di calcio prima o poi faccia i conti con la vita reale del Paese, dove anche ieri il numero dei contagiati (e delle vittime) da coronaviru­s è sensibilme­nte aumentato: nessuno può avere la certezza che le ordinanze restrittiv­e cessino per magia

domenica 8 marzo, pertanto azzardare che lunedì si possa giocare liberament­e a porte aperte in Piemonte così come in Emilia-Romagna in questo momento sembra solo una scommessa, probabilme­nte anche molto ottimista. Per questo, tra le opzioni che in queste ore la Lega Serie A sta consideran­do c’è anche quella peggiore: un prolungame­nto delle ordinanze in varie regioni che, a quel punto, potrebbe ad avere partite a porte chiuse inevitabil­i per tutte le squadre dei territori interessat­i dalle restrizion­i, rendendo vani i recenti rinvii. Ieri nel Consiglio di Lega straordina­rio (il secondo in due giorni) si è parlato anche di questo, dopo l’incontro mattutino tra il presidente della Figc Gravina, quello di Lega Calcio Dal Pino e i consiglier­i federali della Lega Serie A: definire al meglio le opzioni da votare poi domani in assemblea, dalla quale dovrà uscire la soluzione definitiva.

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