Musei, il test degli ingressi
Guanti e mascherine per tutto il personale
Imusei riaprono con il paletto del «criterio quantitativo»: cioè ingressi limitati.
Ingressi numerati, capienze ridotte, distanze minime da rispettare e personale equipaggiato con guanti e mascherine. Ottenuto il via libera, condizionato dall’obbligo di garantire queste particolari disposizioni di sicurezza anti-coronavirus, ripartono i musei bolognesi e della regione. Da oggi si prova a tornare alla normalità riaprendo le porte ai visitatori e di fatto annullando solo eventi pubblici, conferenze e laboratori. Ogni museo o altra attrazione turistica ha la possibilità di organizzarsi in base ai propri spazi: l’Asinelli, per esempio, sarà visitabile solo a turno con gruppi formati da venti persone.
Dal Mambo al museo Archeologico, passando dal Museo della Memoria di Ustica e le altre, le sedi dell’Istituzione musei del Comune si presentano ai nastri di ripartenza chiarendo che «l’accesso dei visitatori sarà regolato in base alle caratteristiche di ciascuna sede, contingentando gli ingressi per slot numerici calcolati in base alle capienze delle sale espositive, in modo da consentire alle persone di distribuirsi negli spazi nel rispetto di quanto stabilito dal decreto del governo». Anche il circuito museale di Genus Bononiae da oggi prova a lasciarsi alle spalle le chiusure dei giorni scorsi e proprio dalla prossima settimana ha in calendario un nuovo evento da proporre al pubblico: confermata per il 12 marzo l’apertura, a Palazzo Fava, della mostra «La riscoperta di un capolavoro», il grande evento dedicato al «ritorno» a Bologna del Polittico Griffoni di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, a 500 anni dalla sua realizzazione e a 300 dalla sua dispersione, grazie ai prestiti dei 9 musei internazionali oggi possessori delle 16 tavole superstiti della pala d’altare. E intanto da questa mattina le altre sedi di Genus Bononiae riaprono: a cominciare dal Complesso di Santa Maria della Vita, dove sarà di nuovo visitabile il Compianto sul Cristo morto di Niccolò dall’Arca e, nell’oratorio, la mostra «Women. Un mondo in cambiamento». Via libera anche a Palazzo Pepoli e gli altri spazi. «Credo che in questo momento sia importante aver dato un doveroso segnale di fiducia — spiega Fabio Roversi Monaco, presidente di Genus Bononiae —. Ci atterremo con scrupolosità alle indicazioni. Sono state date precise istruzioni al personale delle varie sedi affinché vengano rispettate le distanze tra i visitatori e gestiti i flussi all’ingresso, per evitare che si creino eventuali situazioni di eccessivo affollamento» .
Ingressi contingentati anche in Pinacoteca dove da domani inaugurano due mostre su Raffaello (oggi la presentazione): qui alle biglietterie il personale disporrà di dispositivi di protezione. Tra gli organizzatori privati a Palazzo Pallavicini è stata ridotta a 120 persone la capienza totale: qui venerdì parte la mostra con gli scatti del fotografo Robert Doisneau. A Palazzo Albergati dal 13 marzo dovrà inaugurare una nuova esposizione su Monet: sì aspettano dunque eventuali disposizioni per la prossima settimana per capire se la situazione si normalizzerà o se sarà necessario prevedere anche in questo caso delle precauzioni.
” Roversi Monaco (Genus Bononiae)
È importante aver dato un doveroso segnale di fiducia, ci atterremo con scrupolosità alle indicazioni