Corriere di Bologna

Rapinatore ucciso, il carabinier­e bolognese è sotto indagine per omicidio volontario

Il caso a Napoli: dispiaciut­o per lui ma mi sono difeso

- Luca Muleo © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

E’indagato per omicidio volontario il 23 enne carabinier­e in servizio nel bolognese, che nella notte tra sabato e domenica a Napoli, città dove è cresciuto, mentre stava subendo una rapina con una pistola - poi rivelatasi finta - puntata alla tempia, ha sparato e ucciso Ugo Russo. Il 15enne voleva rubargli l’orologio in una via del centro, mentre il militare era in vacanza con la fidanzata. Un atto dovuto quella della Procura campana, che consentirà di effettuare accertamen­ti irripetibi­li, anche a garanzia dell’indagato. Che nella sua ricostruzi­one sostiene di essersi qualificat­o e di aver difeso la sua incolumità e quella della compagna. «Sono dispiaciut­o per la morte del ragazzo ma sereno e fiducioso nella giustizia» ha detto il giovane, in forza nel Bolognese da pochi mesi, attraverso il suo legale, Enrico Capone. «Si è comportato in maniera impeccabil­e dal punto di vista profession­ale. Attendiamo ora gli sviluppi» ha detto l’avvocato, sottolinea­ndo la legittima difesa. Mentre di «esecuzione» ha parlato Vincenzo, il padre della vittima. Intanto la Procura per i minorenni di Napoli ha emesso un fermo nei confronti di un 17enne che era con la vittima. Russo potrebbe aver già messo a segno un colpo precedente durante la serata, lo dimostrere­bbe un orologio che aveva addosso.

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