L’altro calcio in bilico I dilettanti in campo ma senza pubblico Giovanili ancora bloccate
Più 600 partite a settimane
Il dibattito sui recuperi della Serie A tiene banco ma intanto il calcio cerca di andare avanti soprattutto a livello locale. Il mondo dello sport giovanile e dilettantistico muove ogni settimana numeri impressionanti e deve fare necessariamente i conti con la diffusione del coronavirus che ha costretto a rinviare già numerosi appuntamenti. «Abbiamo annullato due giornate intere più qualche partita rimasta in sospeso dal turno precedente — spiega Paolo Braiati, presidente regionale della lega nazionale dilettanti —. Tutti si preoccupano di Inter e Juventus ma il vero problema è qui: noi seguiamo in totale circa 600 gare a settimana e ormai siamo verso fine stagione. Siamo molto preoccupati per l’organizzazione del calendario a maggior ragione visto che siamo fermi in un momento favorevole per il meteo».
Ecco perché da domenica i campionati dei dilettanti ripartiranno a porte chiuse ma con un occhio di riguardo ai più giovani visto che sin dal primo giorno c’è stato massimo accordo tra Lnd e Settore giovanile e scolastico Figc, come confermato dal Coordinatore regionale Massimiliano Rizzello: «Per noi resta tutto sospeso almeno fino all’8 marzo: dobbiamo preservare al massimo la salute di tanti giovani in età scolare. A livello federale abbiamo bloccato subito tutte le nostre attività: parliamo di 400 ragazzi e ragazze che si allenano nei Centri, un centinaio di corsisti, un raduno della selezione regionale Under 15 femminile e due tornei».
Per quanto riguarda il calcio giovanile in Emilia Romagna però mancano ancora certezze sul futuro e uniformità sul lavoro quotidiano con un allarme che arriva proprio da Rizzello: «In regione abbiamo dieci società professionistiche con squadre dall’Under 18 all’Under 15 che sono in attesa di una risposta nell’arco delle prossime 24-48 ore. A parte l’area di Piacenza, molte altre vogliono giocare anche a porte chiuse. Per quanto riguarda gli allenamenti, le società hanno agito a macchia di leopardo. Alcune restano chiuse, altre hanno ripreso l’attività soltanto per le categorie a partire dall’Under 13. Altre ancora invece