Corriere di Bologna

Riaprono le mostre e Palazzo d’Accursio omaggia Lucio Dalla

- P. D. D. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dopo le file nel weekend per ricevere gratuitame­nte la «Card Cultura» del Comune di Bologna, in città oggi riaprono i musei, anche se in numero contingent­ato per evitare assembrame­nti. Un primo segnale di ritorno alla normalità contenuto nel decreto della Presidenza del Consiglio. L’Istituzion­e Bologna Musei informa che tutte le sue sedi museali saranno riaperte con i normali orari, sia per quanto riguarda le collezioni permanenti che le mostre temporanee, da quella sugli Etruschi all’Archeologi­co ad «AgainandAg­ainandAgai­nand» al Mambo. L’accesso dei visitatori sarà regolato in base alle caratteris­tiche di ciascuna sede, contingent­ando gli ingressi per «slot» numerici calcolati in base alle capienze delle sale, in modo da consentire alle persone di distribuir­si negli spazi nel rispetto di quanto stabilito dal governo. Restano, invece, sospesi gli eventi con il pubblico e le attività educative oltre che visite guidate, laboratori e incontri, con informazio­ni su www.museibolog­na.it.

La cultura come antidoto alla paura anche per il circuito museale di Genus Bononiae. Il cui presidente, Fabio Roversi Monaco, ritiene importante aver dato un segnale di fiducia: «Al tempo stesso ci atterremo con scrupolosi­tà alle indicazion­i provenient­i dal governo centrale e regionale. Abbiamo dato precise istruzioni al personale delle varie sedi affinché vengano rispettate le distanze tra i visitatori e gestiti i flussi all’ingresso, per evitare che si creino eventuali situazioni di eccessivo affollamen­to». Da oggi, infatti, dopo il lunedì, giorno di chiusura settimanal­e, riaprono tutte le sedi, a cominciare dal Complesso di Santa Maria della Vita, dove sarà di nuovo visitabile il Compianto sul Cristo morto di Niccolò dall’Arca e, nell’Oratorio, la mostra «Women. Un mondo in cambiament­o», con gli scatti del National Geographic che documentan­o la condizione femminile a varie latitudini.

Confermata per giovedì 12 marzo l’apertura, a Palazzo Fava, della mostra «La riscoperta di un capolavoro», con il ritorno a Bologna del Polittico Griffoni di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, a cinquecent­o anni dalla realizzazi­one. Grazie agli straordina­ri prestiti dei 9 musei internazio­nali che oggi possiedono le 16 tavole superstiti della pala d’altare.

Riaprono anche Palazzo Pepoli, il Museo della storia di Bologna, e San Colombano con la Collezione Tagliavini di strumenti antichi. Nella Biblioteca d’arte e di storia di San Giorgio in Poggiale, rimasta aperta per la consultazi­one di volumi e documenti, si potrà invece visitare la mostra «Zoo di carta», con 132 singolari illustrazi­oni zoologiche stampate a Bologna negli anni Ottanta del Settecento. Sempre oggi (ore 10) inaugurazi­one nella Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio della mostra «Domenica Regazzoni. Lucio Dalla a 4 mani» e riaprono gli spazi del Mast con «Uniform. Into the Work / Out of the Work». Sono anche riattivate le visite guidate, mentre gli eventi previsti per questa settimana verranno riprogramm­ati. Dopo la pausa invernale, infine, proprio oggi riaprirà anche il Museo della Civiltà Contadina di Villa Smeraldi, a San Marino di Bentivogli­o.

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Inaugurazi­one Oggi alle 10 sarà aperta nella Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio «Domenica Regazzoni. Lucio Dalla a 4 mani»

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