A Palazzo Pallavicini
La mostra dedicata al fotografo aperta fino al 21 giugno
e le sostituzioni di spettacoli già decisi. Riguardo agli spettacoli programmati dal 9 marzo al 3 aprile, ancora Longhi, «ho detto di dare al botteghino indicazioni di riferire che la direzione del teatro sta lavorando al piano di riprogrammazione degli spettacoli e che si avranno notizie a questo proposito da martedì 10 marzo». E lancia una promozione agli abbonati che hanno perso spettacoli: sostituendo un titolo con un altro si riceverà un biglietto al costo di un euro per un accompagnatore. «Un piccolo gesto simbolico per dire concretamente e con forza gentile quanto amiamo quello strano luogo anacronistico e pur così attuale che è il teatro e quanto sia necessario alla nostra vita», dice.
E se dal Teatro Europauditorium giunge notizia che Massimo Ranieri e il suo Sogno e son desto – 600 volte dal 19 marzo è spostato al 26 maggio, al Celebrazioni stanno lottando contro il tempo per ricollocare diversi titoli come Il ballo, ovvero l’incontro tra Ivano Marescotti e l’Orchestra di Mirko Casadei, Open di Daniel Ezralov e La Bibbia riveduta e scorretta degli Oblivion. Niente da fare invece per la Agorà, costretta ad annullare Prometeo – Indomabile è la notte di e con Oscar De Summa (domani). Stesso discorso per i concerti. Rinviata a data da destinarsi il live dei Dirotta su Cuba previsto per stasera al Bravo Caffè, come il recital della pianista Yuja Wand all’Auditorium Manzoni, sempre stasera. Ancora dal Manzoni, è invece annullato Shostakovich! del 22 marzo dell’Orchestra Senzaspine.
Dalla banlieu di periferia dove era nato nel 1912, Robert Doisneau aveva iniziato ben presto a guardare a distanza la Parigi dei bistrot, delle botteghe popolari, degli innamorati e dei ragazzini di strada. Quella dedicata ai bambini è forse la sezione più coinvolgente della mostra che Palazzo Pallavicini dedica fino al 21 giugno al grande fotografo francese. Con 143 immagini nelle sale al primo piano di via San Felice 24, apertura dal giovedì alla domenica dalle 11 alle 20 e biglietto a 11 euro.
Ingressi contingentati e
” Le figlie Abbiamo trovato scatti meno conosciuti e li abbiamo associati ai suoi capolavori
con tutte le cautele, ovviamente, al tempo del coronavirus, con l’obiettivo dichiarato di non superare le 120 presenze contemporanee nei circa 900 metri quadrati di spazio. Le immagini provengono tutte dall’Atelier Doisneau, custodito dalle figlie Francine e Annette: «È stato nel baule delle stampe vintage che abbiamo fatto la nostra prima selezione. La scelta è stata istintiva e rapida, dettata dalla volontà di raccogliere fotografie fondamentali e associarle a scatti meno conosciuti, che avrebbero testimoniato il suo fototropismo verso le bellezze della vita quotidiana più ordinaria. La storia che ci è apparsa, composta da fotografie di sobborghi grigi, di fabbriche, l’hotel de ville
Le baiser de