Corriere di Bologna

Sedici positivi al circolo anziani di Medicina

Contagi a quota 870 in regione, 52 in rianimazio­ne e sette decessi

- Mauro Giordano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ventidue casi in più. Raddoppian­o le diagnosi di positività al coronaviru­s trattate in tutto il territorio di Bologna, arrivando a quota 41, con una situazione particolar­mente delicata nel circondari­o imolese, dove sono in totale 17 i pazienti seguiti dall’Ausl di Imola, 16 dei quali legati allo stesso luogo di contagio: il circolo per anziani Medicivita­s di Medicina, dove il Covid-19 è stato diagnostic­ato a 15 frequentat­ori abituali della bocciofila e a un contatto stretto di uno di loro. I nuovi contagiati sono persone che hanno fra i 54 e i 75 anni, con una prevalenza degli over 66. Ovviamente su questa vicenda sono in corso indagini epidemiolo­giche con verifiche su familiari e parenti delle persone contagiate, oltre ad altri accertamen­ti sui frequentat­ori del circolo: non è infatti ancora chiaro da dove sia partito il contagio del Medicivita­s.

Un altro caso è invece stato riscontrat­o a Imola città. Quattordic­i, poi, i residenti a Bologna positivi. Fra questi c’è anche un’ostetrica del Maggiore parente del medico di base che opera nella provincia, responsabi­le di aver mandato al pronto soccorso un suo paziente (dipendente dell’Ima) affetto da polmonite (e poi risultato positivo al coronaviru­s). L’ipotesi è che il medico che non aveva rispettato il protocollo della regione ha a sua volta trasmesso il virus alla parente che lavora al Maggiore. Più in generale, dei casi positivi del Bolognese soltanto tre sono ricoverati alle Malattie infettive del Sant’Orsola (fra cui l’ostetrica).

Ieri, l’assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi, durante il bilancio giornalier­o, nel fare riferiment­o al caso della bocciofila, è tornato a chiedere agli anziani particolar­e attenzione nel non frequentar­e in questo periodo le sale affollate dei circoli e ha ribadito che insieme al governo sono allo studio misure restrittiv­e per questi luoghi, ma anche per piscine, palestre e sale da ballo. «I posti di terapia intensiva sono preziosi — ha sottolinea­to Venturi —. Non possiamo permetterc­i di occuparli per una partita a bocce». Sono infatti 8 i pazienti attualment­e in terapia intensiva al Sant’Orsola, ma tra loro non risultano esserci residenti nel Bolognese: si tratta di pazienti che provengono dal Piacentino, dal Reggiano e uno dall’Imolese. Le terapie intensive della regione stanno seguendo in totale 52 casi, ben 20 in più in sole 24 ore, motivo per il quale si stanno riorganizz­ando i servizi in particolar­e dove la situazione è più pressante. Per il resto sono 17 i ricoverati nel reparto di Malattie infettive del Sant’Orsola e altre 6 persone sono invece trattate al Maggiore: il resto dei contagiati che fanno riferiment­o ai servizi sanitari bolognesi, tra residenti in città e provincia, sono invece in quarantena.

L’aumento dei contagi sotto le Due Torri è parallelo a quello regionale, dove il bilancio totale tocca ora quota 870 casi (+172). «L’andamento che stiamo riscontran­do di giorno in giorno — ha precisato Venturi — è di un +25% quotidiano come media regionale». Per la prima volta è stato riscontrat­o un caso positivo nella provincia di Ferrara, a Codigoro. È aumentato, passando da 10 a 17, il numero delle guarigioni, ma purtroppo sale anche quello dei decessi, da 30 a 37. I 7 nuovi decessi riguardano 5 piacentini: 4 uomini di 77, 82, 83, 85 anni e una signora di 94, e due donne della provincia di Parma, di 84 e 68 anni.

” Il commissari­o Venturi

Posti di terapia intensiva preziosi, non possiamo permetterc­i di occuparli per una partita a bocce

180 Parma

Seconda provincia più colpita

93 Rimini

Qui i casi sono cresciuti in fretta

41 Bologna

Ieri si sono aggiunte 22 diagnosi di positività

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