Violenza contro le donne Cresce il numero di chi cerca aiuto
I dati 2019 della Casa delle donne alla vigilia dell’8 marzo. «Il 12% in più»
Ècresciuto del 12% il numero di chi nel 2019 ha chiesto aiuto alla Casa delle Donne.
Secondo le operatrici i casi aumentano anche per una maggiore presa di coscienza
692
Del totale (728)le donne che hanno subito violenza fisica
104
L’aumento delle donne seguite rispetto al dato dell’anno prima
537
Sono i casi nei quali l’aggressore è stato il partner oppure un ex compagno
1,8
Mila: i colloqui personali effettuati nel 2019 dalla Casa delle Donne
La violenza di genere è un virus che si propaga in Italia e nel mondo e Bologna non ne è immune. È la denuncia della Casa delle donne per non subire violenza che, in occasione dell’8 marzo, diffonde i dati di attività del 2019.
Sono 728 le donne che l’anno scorso hanno chiesto aiuto: si tratta di nuovi casi, di cui 692 hanno subito violenza (461 italiane e 218 straniere) mentre altre 224 sono state seguite dagli anni precedenti. In totale si tratta di 916 donne, con un aumento di 104 donne rispetto ai dati relativi all’anno 2018 e un aumento percentuale superiore al 12%. Delle 692 donne vittime di violenza, per 537 l’aggressore è stato il partner o l’ex, per 76 altri familiari, in 37 casi un amico o conoscente. I colloqui personali svolti nel 2019 sono stati 1.837, dato anche questo aumentato del 49%. Intanto, la Città metropolitana, in questa festa della donna in cui l’emergenza coronavirus ha costretto ad annullare eventi e manifestazioni, compreso il corteo di Non Una di meno, annuncia un importante accordo firmato con distretti sociosanitari per le pari opportunità e centri antiviolenza del territorio (Casa delle Donne, Trama di Terre, Mondo Donna, Udi, Per le Donne, e Sos Donna). L’intesa impegna i soggetti firmatari fino al 2024 a garantire un sistema che prevede 19 posti per la pronta accoglienza, 25 per l’ospitalità di seconda accoglienza nelle case rifugio, e servizi di ascolto e consulenza. Stabilita anche una quota annuale da parte di Comuni e Unioni di 0,1727 euro per ogni residente (prima erano 0,10). Inoltre, come già in precedenza, alla Casa delle donne continuano ad essere garantite tre unità abitative in comodato d’uso gratuito. «La violenza di genere è epidemica, globale, trasmissibile, contagiosa — scrive la onlus Casa delle donne —, può essere letale, è un morbo culturale che infetta i luoghi, le menti e i corpi di tanti e tante, adulti e minori. Eppure — il richiamo — non catalizza l’attenzione pubblica, gli investimenti dello Stato e delle istituzioni». Anche la violenza si può curare. I dati sintetici di attività della Casa, che ha sede in via dell’Oro, lo dimostrano. «Si può leggere la crescita — prosegue l’associazione in una nota — come una sempre maggior presa di coscienza delle donne, che si sentono più autorizzate a chiedere aiuto, anche in relazione a un’aumentata competenza dell’informazione pubblica sul tema, all’infittirsi del lavoro di sensibilizzazione e di rete». Nelle strutture gestite a Bologna e provincia sono state ospitate 79 donne, insieme a 80 figli, per un totale di 159 persone (126 nel 2018), con un aumento del 26%. Le italiane ospitate nel 2019 sono 26, 53 le straniere. Ma 35 sono rimaste fuori per mancanza di posti. Inoltre, nel 2019 la Casa ha aiutato 30 donne (di cui 15 nuove) vittime di tratta che hanno chiesto aiuto per liberarsi dai propri sfruttatori.