Corriere di Bologna

Colla a fianco di J Colors: Serve un altro mese per evitare la chiusura

- Alessandra Testa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un mese di tempo in più per il salvataggi­o dello stabilimen­to J Colors di Finale Emilia, crollato con il terremoto del 2012 e ricostruit­o grazie alle risorse stanziate dalla Regione.

A chiederlo al governo sono il neo assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla, il sindaco di Finale Emilia Sandro Palazzi e le rappresent­anze delle organizzaz­ioni sindacali e della proprietà che, data l’emergenza coronaviru­s, si sono collegate in videoconfe­renza per fare il punto della situazione. I licenziame­nti messi sul tavolo dalla proprietà lo scorso 22 novembre, parallelam­ente all’annuncio di chiudere la sede di Finale Emilia per trasferire tutta la produzione nello stabilimen­to di Lainate, nel milanese, restano quindi congelati.

Così come rimane sul piatto, qualora non venisse scongiurat­a la chiusura dopo l’eventuale otteniment­o della proroga, la restituzio­ne dei 7,6 milioni di euro che viale Aldo Moro ha erogato per la ricostruzi­one post-sisma dello stabilimen­to. In casi del genere esiste, infatti, un vincolo, una conditio sine qua non legata all’otteniment­o dei fondi erogati: la produzione deve proseguire per almeno due anni dal pagamento dell’ultimo acconto altrimenti sarà avviato il piano di revoca e recupero degli aiuti. E la J Colors ha ricevuto l’ultima tranche ad aprile 2019. Ciò significa che fino ad aprile 2021 non è possibile decretare alcuna chiusura del sito produttivo.

La richiesta di proroga rispetto alla chiusura della procedura di mobilità prevista per il prossimo 16 aprile è motivata anche dalla necessità di individuar­e lo strumento di ammortizza­tore sociale più adatto alla situazione e consentire alla proprietà di mettere a punto il piano di rilancio competitiv­o che si è impegnata a predisporr­e e a discutere prima della sua esecuzione con le parti sedute al tavolo di salvaguard­ia.

«Il mese di proroga della procedura — conferma l’assessore Colla— è la condizione necessaria per continuare a lavorare insieme a ministero, azienda e organizzaz­ioni sindacali perché lo stabilimen­to resti produttivo con i lavoratori impiegati nel nostro territorio. Ci sono le condizioni per il rilancio dell’azienda e il nostro impegno sarà massimo, per raggiunger­e l’obiettivo a tutela dei posti di lavoro». «Serve un reale impegno da parte della proprietà — aggiungono Cesare Pignatti della Filctem-Cgil e Fulvio Bonvicini della Uiltec-Uil — nel mettere sul tavolo tutte le iniziative per risolvere una vicenda che ormai da tempo tiene in apprension­e non solo i 32 lavoratori e le loro famiglie, ma l’intero territorio della bassa modenese». In attesa di una risposta da parte del ministero del Lavoro, si è già stabilito che il tavolo verrà aggiornato entro il 15 di aprile.

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Presidio dei lavoratori davanti alla J Colors L’azi enda ottenne dalla Regione 7,6 milioni per la ricostruzi­one post sisma: in caso di chiusura, andranno restituiti
Finale Emilia Presidio dei lavoratori davanti alla J Colors L’azi enda ottenne dalla Regione 7,6 milioni per la ricostruzi­one post sisma: in caso di chiusura, andranno restituiti

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