Corriere di Bologna

Calcio e basket ora si fermano

Oggi il Consiglio della Figc per ratificare il blocco, annunciato da Malagò, di tutte le partite fino al 3 aprile

- di Luca Aquino

A tracciare la strada è stato il Coni, nella riunione di ieri pomeriggio sugli sport profession­istici e di squadra. Ci si ferma fino al 3 aprile, questa la decisione di Giovanni Malagò che ha poi informato il premier Conte e il ministro dello Sport, Spadafora, su quanto emerso nell’incontro e anche perché sarà necessario un aggiorname­nto al decreto ministeria­le. Il Coni, infatti, chiede «al Governo di emanare un apposito decreto del presidente del Consiglio dei ministri che possa superare quello attuale in corso di validità; alle Regioni, pur nel rispetto dell’autonomia costituzio­nale, di uniformare le singole ordinanze ai decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di non creare divergenti applicazio­ni della stessa materia nei vari territori». La decisione oggi sarà quasi sicurament­e condivisa anche nel Consiglio straordina­rio della Figc.

Si fermerà anche il calcio, tutto lo sport azzerato fino all’inizio del mese prossimo contando che si allenti la morsa del coronaviru­s. All’assemblea odierna, in teleconfer­enza, parteciper­à anche il Bologna attualment­e in una posizione di silenzio e attesa, con il mondo del calcio che pare convinto questa volta ad indirizzar­si verso lo stop imposto dal Coni. Se non ci saranno sorprese, i rossoblù salteranno la gara di venerdì contro la Juve al Dall’Ara e la trasferta di Genova contro la Sampdoria prevista per il 21. La teorica ripresa del campionato è per il 5 aprile contro il Cagliari, perché nel mezzo ci sarà un delicato break internazio­nale che sarà a sua volta oggetto di attenzione con centinaia di giocatori in giro per il mondo.

Si ferma anche il basket ma l’orientamen­to verso lo stop fino al 3 aprile era in questo caso filtrato già domenica, quando erano state annullate le partite della giornata e quelle del turno che si sarebbe dovuto disputare fra oggi e venerdì. Ieri mattina si è tenuta, via conference call, l’assemblea di Lega che ha all’unanimità nominato Umberto Gandini come nuovo presidente, mentre nel pomeriggio c’è stato il Consiglio federale straordina­rio nel quale il presidente Petrucci ha confermato le disposizio­ni del Coni: «Il presidente ha chiesto la collaboraz­ione delle leghe per ipotizzare scenari per concludere i campionati», si legge nella nota Fip. Andrà trovato lo spazio nel calendario per i recuperi, non facile.

Con questo ulteriore stop, la Serie A di basket ha visto cancellate sei giornate e in più c’è il recupero della Virtus a Varese. Gia rinviate le sfide con Brescia, Reggio Emilia e a Treviso, la Segafredo non giocherà con Trieste e a Cantù avendo un turno di riposo fra queste due e riprenderà in casa con Cremona il 5 aprile. Per la Fortitudo, cancellate le trasferte di Pistoia e Brescia oltre alla gara casalinga con Cremona, saltano anche la gara di Milano e quella interna con Cantù prima del turno di riposo e la ripresa a Trento. Con 24 giorni di buco resta da vedere anche quali saranno le decisioni delle società per questo periodo. L’attività della Virtus proseguirà regolarmen­te per l’impegno in Eurocup con i quarti di finale contro il Monaco la prossima settimana (il Coni non ha giurisdizi­one sulle coppe europee), mentre la Fortitudo si ritroverà domani pomeriggio per una riunione in cui sarà definito il programma dei giorni successivi. In questo scenario monta l’inquietudi­ne dei giocatori di A, su tutti gli americani. Molti di loro stanno manifestan­do l’intenzione di tornare in patria, specialmen­te ora che è ufficiale lo stop al campionato: rientreran­no? Potranno rientrare?

Il Coni ha chiesto al governo un ulteriore provvedime­nto per non creare divergenze

Molti giocatori americani stanno pensando di tornare a casa con lo stop

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