La decisione di Roma: le scuole restano chiuse fino al 3 aprile
Le circolari del Miur già parlavano di «sospensione di tutte le riunioni degli organi collegiali in presenza», poi l’annuncio di Conte
È certa (e in molti a dire il vero la davano già per scontata dopo l’ultimo Dpcm) la proroga della chiusura delle scuole fino al 3 aprile prossimo. La decisione è stata anticipata ieri sera in conferenza stampa dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte nel corso della conferenza con la quale ha esteso a tutto il Paese le disposizioni contro il coronavirus che erano già state prese in Lombardia e altre quindici province Da oggi in regione lezioni a distanza con Google e Cisco.
E c’è l’ipotesi della ripresa dopo Pasqua. Da oggi classi virtuali Google-Cisco
” Bonaccini Cerchiamo di dare supporto alle scuole di tutto il territorio per affrontare questo momento di emergenza che comporta la sospensione delle lezioni per tutti
C’è la proroga della chiusura delle scuole che in tanti, ormai, davano già per scontata dopo l’approvazione sabato notte dell’ultimo Dpcm che ha di fatto «congelato» la Lombardia e cinque province dell’Emilia-Romagna dentro un’unica zona di sicurezza per arginare l’emergenza coronavirus. Quindi: scuole chiuse almeno fino al prossimo 3 aprile anche a Bologna: l’annuncio ieri sera in conferenza stampa del premier Conte che ha esteso le limitazioni previste contro il coronavirus in tutta Italia.
Un provvedimento, quello della proroga della chiusura, di natura nazionale che era già stato affacciato in alcune circolari del Miur in cui si spiega a presidi, insegnanti e personale amministrativo che «nelle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione sono sospese tutte le riunioni degli organi collegiali in presenza fino al 3 aprile 2020». Dunque i docenti sono invitati fino a quella data a sviluppare didattica a distanza e a presentarsi a scuola solo per attività legate all’attivazione delle classi digitali. Ma non solo: circola sempre più insistentemente l’ipotesi che il ritorno degli studenti in aula e dei bambini più piccoli negli asili nido e nelle scuole d’infanzia avverrà solo dopo Pasqua, dato che il calendario scolastico di quest’anno prevede la pausa per le vacanze pasquali dal 9 al 14 aprile compresi. Insomma, è plausibile che le scuole riapriranno le loro porte dal 15 aprile. Ma bisognerà ancora aspettare per capirlo.
Intanto l’Emilia-Romagna punta sull’e-learning per salvare la scuola durante l’emergenza coronavirus. Un accordo tra Regione, Ufficio scolastico regionale e Lepida mette infatti a disposizione da oggi gli strumenti informatici di Google e Cisco. Gratuitamente, come spiega una nota di viale Aldo Moro, gli studenti potranno inviare video, power point o testi scritti, trovare i compiti assegnati e le correzioni. E gli insegnanti riunirsi in «stanze» virtuali e anche incontrare, sempre on line, i genitori. «Cerchiamo — spiegano il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alla Scuola Paola Salomoni— di dare supporto alle scuole di tutto il territorio per affrontare questo momento di emergenza che comporta, tra le altre misure, la sospensione delle lezioni per tutti gli studenti dell’Emilia-Romagna». «Ci siamo mossi— aggiungono presidente e assessore — con l’Ufficio scolastico regionale e Lepida e in collaborazione con le aziende informatiche, in due direzioni: prima di tutto per mettere tutte le scuole nelle condizioni di poter attivare classi virtuali adeguate, e contemporaneamente dare ai docenti strumenti di formazione per operare sulla piattaforma di e-learning. Un’azione che mira a sostenere la continuità didattica e la partecipazione degli studenti alla comunità scolastica».
Le scuole dell’Emilia-Romagna «sono al top, a livello nazionale, nell’utilizzo delle tecnologie digitali nella didattica — sottolinea il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Versari —. L’emergenza coronavirus ci spinge a un’ulteriore accelerazione. Per questo si è deciso di rendere immediatamente disponibili strumenti digitali alle scuole che non ne posseggano».
«In brevissimo tempo abbiamo reso possibile per tutte le scuole l’accesso a servizi gratuiti per svolgere a distanza attività didattica e incontri con insegnanti, rappresentanti e genitori. Ciò — spiega il direttore di Lepida Gianluca Mazzini — è facilitato anche grazie all’infrastruttura a banda ultra larga di Lepida, già disponibile in oltre 1.200 plessi scolastici dell’Emilia-Romagna,che permette agli operatori della scuola di poter accedere con qualità ai servizi digitali».