Corriere di Bologna

Regione, 206 positivi in più Venturi: «Trend in calo ma il sistema va protetto»

Nuovi letti dedicati al Policlinic­o e creazione di «team assistenzi­ali» con pediatri e medici di base per chi è deve trascorrer­e la quarantena al domicilio

- Marina Amaduzzi Mauro Giordano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Contiamo molto sulle misure del governo e sulla collaboraz­ione dei cittadini per ridurre i contagi, le prossime due settimane saranno fondamenta­li per capire se il nostro sistema terrà». Continuano ad aumentare i numeri dei casi di contagio da coronaviru­s in Emilia-Romagna, ma è proprio aggrappand­osi alle cifre che il commissari­o regionale all’emergenza Covid-19, Sergio Venturi, prova a intraveder­e la luce in fondo al tunnel. «La settimana scorsa avevamo una crescita del 25% di giorno in giorno e adesso si sta assestando al 16%, facciamo in modo che non venga messo in pericolo il nostro servizio pubblico», spiega Venturi, facendo il punto giornalier­o: 1.386 i casi totali, 206 quelli che si sono aggiunti nelle ultime 24 ore, passando da 4.344 a 4.607 tamponi refertati. Sono 90 i pazienti nelle terapie intensive. Ci sono poi due dati che riempiono il cuore e sottolinea­no la solidariet­à che si è sprigionat­a in questo momento: ieri erano 84 i volontari di associazio­ni come Anpas e Croce Rossa al lavoro; dall’inizio dell’emergenza sono state finora garantite 677 presenze giornalier­e dei volontari.

Cresce purtroppo il numero dei decessi di pazienti, perlopiù affetti da altre patologie ma collegati anche al coronaviru­s: sono passati da 56 a 70 (8 erano in cura nella provincia di Piacenza, tra i quali un lombardo, 5 a Parma e 1 a Rimini). E salgono invece a 30 le guarigioni, dove si procede a piccoli passi «anche perché si tratta di un’epidemia partita da poco e quindi la statistica dei guariti è ancora bassa, ma c’è anche da considerar­e che 600 positività vengono curate a casa visti gli effetti lievi», osserva Venturi. Per quanto riguarda la provincia di Bologna si sono raggiunti gli 80 contagiati, di cui 35 nel circondari­o imolese e perlopiù collegati alla bocciofila e al centro anziani di Medicina: rispetto a domenica sera sono 18 in più (8 riferibili a Imola).

Al Sant’Orsola sono 30 i pazienti a Malattie infettive, di cui 8 donne e 22 uomini, e tra questi 8 residenti sotto le Due Torri e 8 invece quelli di Medicina (tutti uomini) e poi singoli comuni coinvolti come Casalecchi­o, San Lazzaro (ieri un altro caso diagnostic­ato), Anzola, Imola, Crespellan­o, San Giorgio di Piano, Pianoro e due da fuori provincia. Sono invece 13 quelli in terapia intensiva: 2 donne di Piacenza e 11 uomini, con 9 piacentini tra città e provincia, poi Guastalla e Medicina. Un altro paziente riferibile al contagio di Medicina è invece in Rianimazio­ne. Il policlinic­o bolognese ha potenziato ulteriorme­nte la disponibil­ità di letti per i malati di Covid-19. Oltre ai 35 attivati al padiglione 1 al posto di Urologia, che ha traslocato al quarto piano, per pazienti da monitorare, ne ha aggiunti altri 30 al padiglione 5 (65 in tutto). Al padiglione 23 gli 11 posti di terapia intensiva sono diventati 18 ieri, più altri 8 al padiglione 5 (26 in tutto). Complessiv­amente sono 58 gli operatori, tra infermieri e oss, e 9 i medici in isolamento cautelativ­o principalm­ente nei reparti di Pneumologi­a, Anestesia, Urologia, Otorino e Medicina. Nessun reparto ha dovuto cessare la sua attività. Alla Medicina d’urgenza del Maggiore da ieri ci sono 24 letti dedicati ai casi sospetti di Covid-19. In questi giorni verranno infine attivati dei team assistenzi­ali in collaboraz­ione con i medici di base e i pediatri di libera scelta per monitorare i pazienti positivi dimessi o che comunque sono a domicilio in quanto hanno sintomi minori.

Infine i dispositiv­i di protezione per il personale: le mascherine arrivate finora sono 47.160 e 6.800 gli occhiali anti-graffio.

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Come una scena del delitto In molti esercizi pubblici, ieri sono comparsi nastri bianchi e rossi a delimitare gli spazi interni
 Come una scena del delitto In molti esercizi pubblici, ieri sono comparsi nastri bianchi e rossi a delimitare gli spazi interni

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