Corriere di Bologna

«Mio fratello contagiato in un centro anziani»

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«Mio fratello non soffriva di patologie pregresse, è stato bene fino a quando all’inizio della scorsa settimana non si è ammalato, lui diceva che era solo influenza e invece ce lo ha portato via». Secondo Giovanni Bizzini, il fratello Massimo, 82 anni, seconda vittima in provincia collegata al coronaviru­s, potrebbe essersi contagiato «frequentan­do un centro anziani, lui ci andava tutti i pomeriggi e lo aveva fatto anche prima di sentirsi male». Mercoledì sera l’uomo è stato ricoverato d’urgenza al Sant’Orsola, subito trattato seguendo le disposizio­ni sul Covid-19, ma purtroppo domenica le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso. L’anziano era nato a Montese (Modena) ma da tempo viveva a Bologna, in zona Murri: sull’ipotesi che abbia potuto contrarre il coronaviru­s in un centro anziani l’Ausl conferma solo che è in corso un’indagine epidemiolo­gica sul caso, mentre ad Arci, Ancescao e FederCentr­i non risultano che siano scattate verifiche per i rispettivi luoghi di ritrovo in città. Non sarebbe confermato neanche un collegamen­to con la bocciofila e il centro anziani di Medicina. La moglie e la figlia (quest’ultima residente a Villanova di Castenaso) si trovano in quarantena. «Io invece non lo vedevo da 40 giorni, il mio medico mi ha detto di stare tranquillo — aggiunge il signor Bizzini —. Mio fratello andava ancora in bicicletta, si manteneva in salute. Aveva fatto vari mestieri, l’ultimo era l’idraulico al Maggiore». Alla luce delle ultime disposizio­ni sui funerali, i parenti dell’82enne non sanno ancora come e quando si potranno svolgere le esequie.

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