Corriere di Bologna

La didattica online riporta gli studenti «in aula» in molti istituti: anche quattro ore di lezione la mattina E per i più piccoli compiti e lettere delle maestre

- Daniela Corneo daniela.corneo@rcs.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

che possono leggere ogni mattina ad un link dedicato».

«Da noi alle medie Lavinia Fontana — racconta la dirigente dell’Ic 19 Giovanna Facilla — siamo partiti con l’orario ordinario di lezione, le classi si collegano la mattina e la direttiva è di non far stare i ragazzi allo schermo più di quattro ore. Sta funzionand­o bene, ieri sono entrata virtualmen­te nelle classi per vedere cosa si stava facendo. I docenti spiegano, danno compiti, indicano link dove fare le ricerche». Hanno qualche difficoltà i docenti di matematica che presto, spiega Facilla, si doteranno di lavagnetta per poter far vedere gli esercizi ai loro studenti. Alle Longhena, guidate sempre da Facilla, i maestri hanno registrato delle videolezio­ni che i bambini guardano da casa.

Vanno più spedite le lezioni nelle scuole superiori, in alcuni casi già molto attrezzate dal punto di vista tecnologic­o. «Da parte degli insegnanti — racconta Carlo Braga, preside dell’Istituto Salvemini di Casalecchi­o — c’è un impegno eccezional­e, con la didattica a distanza c’è molta fatica. I ragazzi sono obbligati a connetters­i al mattino e i docenti fanno lezione in videoconfe­renza.

” Versari La vera vittoria sono gli studenti, daranno la svolta come gli angeli del fango del ‘66

Anche la somministr­azione delle verifiche sta andando avanti, vengono fatte con domande aperte, con questionar­i, con test che hanno la risposta a tempo». Ma ai dirigenti mancano gli studenti a scuola: «Non potremo mai sostituire con la didattica a distanza le lezioni frontali».

Anche Roberta Fantinato, preside del classico Minghetti, sente la mancanza dei suoi studenti. «Il Minghetti vuoto fa impression­e, ma a breve “incontrerò” gli studenti su Google Meet», dice. Ma anche in questa scuola la didattica a distanza è andata avanti spedita. «Riusciamo a fare almeno due ore di lezione con gli alunni del ginnasio e tre con quelli del liceo, sta andando bene. I docenti stanno sperimenta­ndo e più avanti proveremo a fare i consigli d’istituto. I ragazzi sono molto contenti di vedere i loro prof».

Sono gli studenti che in piena emergenza coronaviru­s continuano a fare lezione online il vero «evento imprevedib­ile che cambia le convinzion­i precedenti», quello che il filosofo Nassim Nicholas Taleb chiama «cigno nero», ha scritto ieri in un messaggio per i ragazzi il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Versari. «Darete una svolta, come gli “angeli del fango” a Firenze nel 1966. Sostenuti da genitori e insegnanti saprete fare di questa emergenza coronaviru­s l’occasione di cambiament­o».

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