La didattica online riporta gli studenti «in aula» in molti istituti: anche quattro ore di lezione la mattina E per i più piccoli compiti e lettere delle maestre
che possono leggere ogni mattina ad un link dedicato».
«Da noi alle medie Lavinia Fontana — racconta la dirigente dell’Ic 19 Giovanna Facilla — siamo partiti con l’orario ordinario di lezione, le classi si collegano la mattina e la direttiva è di non far stare i ragazzi allo schermo più di quattro ore. Sta funzionando bene, ieri sono entrata virtualmente nelle classi per vedere cosa si stava facendo. I docenti spiegano, danno compiti, indicano link dove fare le ricerche». Hanno qualche difficoltà i docenti di matematica che presto, spiega Facilla, si doteranno di lavagnetta per poter far vedere gli esercizi ai loro studenti. Alle Longhena, guidate sempre da Facilla, i maestri hanno registrato delle videolezioni che i bambini guardano da casa.
Vanno più spedite le lezioni nelle scuole superiori, in alcuni casi già molto attrezzate dal punto di vista tecnologico. «Da parte degli insegnanti — racconta Carlo Braga, preside dell’Istituto Salvemini di Casalecchio — c’è un impegno eccezionale, con la didattica a distanza c’è molta fatica. I ragazzi sono obbligati a connettersi al mattino e i docenti fanno lezione in videoconferenza.
” Versari La vera vittoria sono gli studenti, daranno la svolta come gli angeli del fango del ‘66
Anche la somministrazione delle verifiche sta andando avanti, vengono fatte con domande aperte, con questionari, con test che hanno la risposta a tempo». Ma ai dirigenti mancano gli studenti a scuola: «Non potremo mai sostituire con la didattica a distanza le lezioni frontali».
Anche Roberta Fantinato, preside del classico Minghetti, sente la mancanza dei suoi studenti. «Il Minghetti vuoto fa impressione, ma a breve “incontrerò” gli studenti su Google Meet», dice. Ma anche in questa scuola la didattica a distanza è andata avanti spedita. «Riusciamo a fare almeno due ore di lezione con gli alunni del ginnasio e tre con quelli del liceo, sta andando bene. I docenti stanno sperimentando e più avanti proveremo a fare i consigli d’istituto. I ragazzi sono molto contenti di vedere i loro prof».
Sono gli studenti che in piena emergenza coronavirus continuano a fare lezione online il vero «evento imprevedibile che cambia le convinzioni precedenti», quello che il filosofo Nassim Nicholas Taleb chiama «cigno nero», ha scritto ieri in un messaggio per i ragazzi il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Versari. «Darete una svolta, come gli “angeli del fango” a Firenze nel 1966. Sostenuti da genitori e insegnanti saprete fare di questa emergenza coronavirus l’occasione di cambiamento».