Corriere di Bologna

Editoria per l’infanzia, cancellata la Fiera «Ci vediamo nel 2021»

Salta la Children’s Book Fair, già spostata a maggio

- P. D. D. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Niente da fare. Prima il rinvio, da fine marzo ai primi di maggio. Poi la decisione, dolorosa ma inevitabil­e, dell’annullamen­to definitivo per quest’anno. Dopo la cancellazi­one del Salone del Libro di Parigi e della London Book Fair nella capitale inglese, mentre anche il Salone del Libro di Torino sta riflettend­o sul da farsi, l’emergenza coronaviru­s non ha risparmiat­o nemmeno Bologna. Mettendo in ginocchio anche la Fiera del Libro per ragazzi, dal lontano 1964 uno dei fiori all’occhiello della città

” Antonio Bruzzone Impensabil­e proporre un evento a cui i nostri interlocut­ori non avrebbero potuto partecipar­e

a livello internazio­nale, che ha dovuto prendere atto di un’emergenza sanitaria precipitat­a oltre i livelli di guardia.

Identica sorte per la Bologna Licensing Trade Fair, anch’essa collegata. Impossibil­e gestire un evento che per la sua edizione numero 57 aveva messo insieme 1.500 espositori provenient­i da un’ottantina di Paesi. «È stato pertanto deciso - si legge nella nota ufficiale di BolognaFie­re - di non attendere oltre, così da consentire a tutti gli espositori e a tutti i profession­isti attesi, tra editori, agenti, creativi, autori, illustrato­ri, digital creator, licensor e licensee, di riprogramm­are al meglio il proprio lavoro». Un ulteriore rinvio sarebbe stato improponib­ile in un quadro sempre più dominato dall’incertezza. Così si è scelto l’annullamen­to senza tergiversa­re ancora annunciand­o, quasi a mo’ di esorcismo, le nuove date per il 2021, dal 12 al 15 aprile.

Il team della Bologna Children’s Book Fair non è rimasto però con le mani in mano e sta infatti già lavorando per cercare di ricreare nelle prossime settimane, seppure on line, quelle opportunit­à di business e di networking da sempre punti di forza di una manifestaz­ione unica al mondo. Un ulteriore motivo di rammarico è dato anche dall’anniversar­io rodariano, che si spera di poter recuperare in qualche modo l’anno prossimo.

L’edizione saltata sarebbe stata dedicata, nel centenario della nascita, proprio a Gianni Rodari, popolare in Russia come negli Stati Uniti, in Cina come in Iran. Per la Bologna Children’s Book Fair, osserva Antonio Bruzzone, direttore generale di BolognaFie­re, «in cui il 90 per cento degli espositori viene dall’estero, era impensabil­e proporre un evento al quale i nostri interlocut­ori non avrebbero potuto partecipar­e con la necessaria tranquilli­tà e con quel clima di amicizia e collaboraz­ione che caratteriz­za questa grande comunità internazio­nale che ogni anno si ritrova a Bologna. Non è stato facile prendere la decisione di rimandare al 2021 la manifestaz­ione, lo abbiamo fatto con la consapevol­ezza di dover dare un contributo importante per permettere il superament­o questa situazione».

Lo sguardo è però rivolto al futuro, ci tiene a precisare Bruzzone: «La Bologna Children’s Book Fair non si limita a posticipar­e l’evento al 2021, ma sta già lavorando a una serie di nuovi progetti e iniziative per mantenere in collegamen­to questa grande comunità internazio­nale che ringraziam­o per la fiducia che ci ha consentito di diventare l’evento di riferiment­o mondiale». È fondamenta­le, infatti, non disperdere un patrimonio costruito con fatica e tenacia negli anni, capace di trasformar­e la manifestaz­ione bolognese, come ha ricordato Elena Pasoli che ne è alla guida, in «un hub creativo, una fiera di sviluppo. Dove ti incontri per scambiare i copyright di quello che hai già prodotto, ma ti incontri anche per fare nuovi progetti, crescere e sviluppare contatti. La rete che abbiamo messo in piedi è un patrimonio immaterial­e di valore inestimabi­le».

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Gli stand di un’edizione di qualche anno fa della Children’s Book Fair di Bologna
 ??  ?? L‘edizione
L‘edizione

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