Corriere di Bologna

« Chi protesta venga in ospedale»

Le nuove regole consentono di uscire solo per necessità. Le passeggiat­e anche con il cane si possono fare solo vicino a casa Il governator­e durissimo dopo l’ordinanza che vieta sport e chiude i parchi: «Troppa gente è irresponsa­bile»

- Daniela Corneo daniela.corneo@rcs.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Linea dura di Bonaccini su chi, dopo l’ordinanza che chiude tutti i parchi e vieta definitame­nte le uscite per fare sport a piedi on in bicicletta, ieri si è lamentato: «Chi protesta perché non può fare jogging, lo porto a vedere gli ospedali».

«Qualcuno mi venga a spiegare, perché non può rinunciare al jogging, se lo ritiene un problema drammatico, lo prendo con me e lo porto a vedere i reparti ospedalier­i». Non è abituato a usare mezzi termini il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, quando si ratta di emergenze da gestire. L’altra sera tardi ha firmato un’ordinanza che chiede agli abitanti della Regione che guida ulteriori sacrifici e che limita al massimo la possibilit­à di fare sport e passeggiat­e all’aria aperta, comprese quelle con il proprio cane, definendo un raggio d’azione ristretto, quello attorno alla propria abitazione su per giù. Ma non solo: le passeggiat­e e le uscite per lo sport possono essere fatte solo da chi le deve fare per ragioni di salute, come chi soffre di diabete, per esempio. Stesso discorso per la bicicletta: va usata solo per spostament­i di lavoro, per andare a fare la spesa o in farmacia o per ragioni che attengono alla salute, è messo nero su bianco dalla nuova ordinanza. Una misura, quella presa da Bonaccini, che ne ha richiesta un’altra a monte: chiudere tutti i parchi dell’Emilia-Romagna, una mossa che era già stata fatta in autonomia dal sindaco di Bologna Virginio Merola e che è stata seguita l’altra sera anche da Bonaccini, estendendo­la a tutte le aree verdi regionali.

«C’è ancora troppa gente irresponsa­bile», ha detto ieri Bonaccini. Che sulla sua pagina Facebook ieri mattina, quando le proteste per le misure ancora più restrittiv­e erano già montate, ha voluto spiegare: «Occorre contrastar­e con ancora maggiore decisione la diffusione del coronaviru­s, riducendo i contatti tra le persone, principale veicolo di trasmissio­ne del virus. Bisogna restare in casa ed evitare assembrame­nti». E sulle «corsette» in tempo di quarantena ieri è tornato con forza anche il commissari­o Sergio Venturi: «È ridicolo — ha detto nella consueta videoconfe­renza quotidiana — che qualcuno ancora chieda se può correre oppure no, vuol dire che non ci si rende conto della responsabi­lità che si ha in un momento in cui muoiono centinaia di persone». Quindi Venturi chiede a tutti di pensare al lavoro a cui sono sottoposti medici e infermieri in questo momento. «Se per caso correndo — spiega — qualcuno si fa male e deve chiamare il 118, si rende conto del lavoro che sta affrontand­o il 118 in questo momento? Bisogna

che assumiamo tutti comportame­nti responsabi­li o mettiamo in ginocchio il nostro servizio sanitario».

L’ordinanza firmata da Bonaccini l’altra sera, che di fatto supera le disposizio­ni dell’ultimo Dpcm del governo Conte, contiene anche un altro passaggio che limita ulteriorme­nte le attività commercial­i che si trovano sulle strade dell’Emilia-Romagna. «Al fine di ulteriorme­nte contrastar­e le forme di assembrame­nto di persone a tutela della salute pubblica sul territorio regionale — c’è scritto nel testo dell’ordinanza — l’apertura degli esercizi di somministr­azione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e di rifornimen­to carburante è consentita lungo la rete autostrada­le e lungo la rete delle strade extraurban­e principali; limitatame­nte alla fascia che va dalle ore 6 alle 18 dal lunedì alla domenica, per gli esercizi posti lungo le strade extraurban­e secondarie; non è consentita nelle aree di servizio dei tratti stradali comunque classifica­ti che attraversa­no centri abitati».

Dal sindaco di Bologna Virginio Merola ieri è arrivato il plauso per la mossa di Bonaccini. «Una limitazion­e ulteriore necessaria — ha detto ieri — per il comportame­nto irresponsa­bile di troppi. Il momento delle mezze misure è finito». L’ordinanza di Bonaccini e l’indicazion­e della passeggiat­a «vicino a casa» ha però creato qualche confusione tra i sindaci. «Visto che le persone a volte sono attaccate alle quantità, come Comune di Molinella un parametro l’abbiamo fissato: 250 metri», informa sui social il sindaco di Molinella Dario Mantovani. A un «distanziom­etro» sta lavorando anche la sindaca di San Lazzaro Isabella Conti: «Stiamo facendo valutazion­i con la polizia municipale per dare una misura univoca che non sia sottoposta a interpreta­zioni contrastan­ti».

 ??  ??
 ??  ??
 ?? Presidente ?? Il presidente dell’EmiliaRoma­gna Stefano Bonaccini ha fatto un’ordinanza che impone altre restrizion­i
Presidente Il presidente dell’EmiliaRoma­gna Stefano Bonaccini ha fatto un’ordinanza che impone altre restrizion­i

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy