Corriere di Bologna

«Occhi al paesaggio» Una mappa emotiva dei territori del cuore

- P. D. D. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il paesaggio come forma simbolica e concreta in cui si esprime la nostra cultura, sulla scia delle intuizioni dello storico dell’arte Andrea Emiliani, quand’era all’Ibc regionale, legate al «paesaggio come massimo patrimonio di ognuno di noi». Da qualche giorno ha preso ufficialme­nte il via un nuovo progetto promosso dall’Osservator­io per la qualità del Paesaggio della Regione Emilia-Romagna. «Occhi al paesaggio» è un’iniziativa semestrale che intende promuovere la nascita di una Rete di Osservator­i locali, nodi sul territorio che possano tutelare e valorizzar­e il paesaggio della propria area di riferiment­o.

Per sensibiliz­zare le comunità sull’importanza di questi presidi, il progetto prevede una prima fase di «mappatura emotiva» dei territori, realizzata attraverso l’attivazion­e delle comunità, e si estenderà fino all’autunno. Animando le tre aree-pilota individuat­e, vale a dire l’Appennino Reggiano, la Valle Savena-Idice e la Valle Ronco-Bidente nel territorio forlivese, con laboratori dedicati ai più giovani, mostre ed eventi legati all’esplorazio­ne culturale del territorio. In particolar­e, nel Bolognese sono coinvolti i Comuni di Loiano, Monghidoro, Monterenzi­o, Ozzano dell’Emilia e Pianoro.

La prima fase del progetto, co-ideato e affidato per la sua realizzazi­one alla bolognese Articoltur­e, società di produzione culturale da tempo attiva sui temi della valorizzaz­ione del patrimonio, prevede il coinvolgim­ento di una cinquantin­a di enti e realtà locali. Tra istituzion­i pubbliche, associazio­ni di promozione sociale e interlocut­ori privati, a cui verrà chiesto un supporto nella condivisio­ne di un questionar­io. Domande semplici, relative agli elementi che più hanno modificato il proprio posto preferito o all’individuaz­ione di un luogo di cui bisognereb­be prendersi particolar­mente cura.

Per chiedere ai cittadini residenti, e a tutti coloro che comunque conoscono le aree interessat­e, di esprimere il proprio punto di vista sul paesaggio, segnalando quali luoghi considerin­o importanti. Provando ad andare oltre l’idea di «panorama» e a considerar­e non solo gli ambienti naturali, ma anche quelli urbani, agrari e industrial­i, che appaiono in continua trasformaz­ione non solo per il passaggio del tempo ma anche per l’evoluzione del punto di vista dell’osservator­e.

A chi vorrà dare un proprio contributo è richiesto di inviare eventualme­nte anche fotografie, di ieri e di oggi, degli angoli più amati, alla mail osservator­ilocalipae­saggio@regione.emilia-romagna.it. Materiale che verrà poi utilizzato per una seconda fase del progetto, che vedrà la realizzazi­one di laboratori sul territorio. Tra fine estate e autunno sono infatti previste passeggiat­e e incontri culturali nei luoghi di interesse emersi durante la mappatura, condotti da «guide d’eccezione» e preludio per la costituzio­ne di Osservator­i locali per il paesaggio. Il questionar­io può essere compilato on line al sito http:// tiny.cc/y73vkz, oppure in forma cartacea - quando sarà di nuovo possibile - nei punti di raccolta nell’area interessat­a, il cui elenco è consultabi­le sulla pagina web del progetto o su www.facebook.com/osservator­iopaesaggi­oER.

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La Via dei Colli Nel Bolognese, si trovano i colli della Valsamoggi­a, dove si snoda un percorso di 75 chilometri a partire da Pianoro

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