Corriere di Bologna

Cinque anziani malati, tamponi su sessanta Altri allarmi in città

L’Istituto Sant’Anna

- Al. Te. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Cinque degli otto anziani ricoverati al Sant’Orsola nella notte fra giovedì e venerdì positivi al Covid-19. E pure l’operatrice sanitaria in terapia intensiva a Ferrara, che potrebbe essere la «paziente zero». Mentre è in attesa di accertamen­ti diagnostic­i un altro collega ricoverato al Maggiore di Bologna. Tre medici, di cui uno a casa con l’influenza, 60 dipendenti e una ventina di ospiti sono invece in attesa di ricevere il risultato dei tamponi. È questa la fotografia della situazione all’Istituto Sant’Anna e Santa Caterina di via Pizzardi, dopo l’allarme lanciato sabato da Fp-Cgil, Cisl-Fp-Fisascat-Cisl e Uil-Fpl. A scattarla è il presidente della struttura, Gianluigi Pirazzoli che «in questi giorni difficili» ha dovuto anche fare i conti con il decesso di un ultra 80enne «non collegato, però, al coronaviru­s»: «Appena avuta la conferma della positività abbiamo avvisato i dipendenti e i parenti degli assistiti — informa — e, insieme all’Ausl, provveduto a fare i tamponi qui in sede e ad isolare i contatti dei contagiati. La situazione è delicata ma la stiamo gestendo con responsabi­lità. Speriamo di avere al più presto rinforzi». Intanto, i sindacati rivelano altri casi di strutture in difficoltà. Ai Platani di via Serlio (un positivo fra i lavoratori) si aggiunge «Villa Serena di via Toscana dove — denuncia Silvia Balestri (Fisascat-Cisl) — ci risultereb­bero criticità nella gestione di alzate e pasti e una consegna di mascherine solo a chi ha patologie e non alla totalità dei dipendenti». Difficile il reperiment­o dell’amuchina: «Si usano saponi comuni».

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