Letture e flash mob: la prima giornata nazionale si celebra sul web e in tivù
Sarà tutta virtuale la prima edizione del «Dantedì», un’occasione per «restare uniti con le letture del Sommo Poeta», scrive il ministro Dario Franceschini, che con il suo ministero dei Beni e delle attività culturali lancia l’appuntamento nonostante l’emergenza sanitaria in atto. Sottolineando che Dante è il simbolo della cultura e della lingua italiana, «e ricordarlo insieme è un modo per unire ancor di più il paese in questo momento difficile». L’invito, fatto proprio anche dal ministero dell’Istruzione che ha coinvolto numerose scuole, è a leggere qualche terzina della «Commedia» in un flash mob nazionale alle 12 di domani: docenti e studenti potranno farlo durante le lezioni a distanza; i cittadini nel modo che crederanno più opportuno.
Istituzioni, associazioni culturali, biblioteche, musei, appassionati sono invitati a postare contenuti danteschi sui canali disponibili, usando gli hastag #Dantedì e #IoleggoDante, per condividere manoscritti, semplici letture, video, documenti vari. La televisione pubblica accompagnerà la manifestazione con la trasmissione sulle sue reti generaliste di contenuti forniti dalle Teche Rai, tra i quali alcune lecturae Dantis interpretate da grandi attori, da Gassman ad Albertazzi a Benigni e, naturalmente, a Carmelo Bene, che lanciò i versi del divino poeta dalla torre degli Asinelli nel primo anniversario della strage alla stazione di Bologna davanti a una folla di migliaia di persone che assiepavano le vie del centro.
Sul canale YouTube del Mibact e sul sito del Corriere della sera sarà inoltre trasmesso un filmato realizzato appositamente per questa prima edizione del #Dantedì con contributi di Paolo Di Stefano, e con rappresentanti di associazioni dantesche e docenti di varie università.In regione l’Istituto dei beni culturali avvia un progetto che si svilupperà fino al 2021, settimo centenario della morte del poeta. Invita le biblioteche e gli archivi a mettere in rete in un percorso virtuale i materiali, spesso importanti, conservati, manoscritti pregiati o stampe rare, ma anche documenti notarili, per delineare pure un quadro della cultura del primo Trecento nei centri emiliano-romagnoli.
Si tratterà di tracciati per la consultazione, di percorsi didattici, anche con ricadute turistiche, per la possibilità di visite nei luoghi citati nel poema o in altre opere dantesche, come il «Convivio», dove si tratteggia una storia della lingua italiana lungo la via Emilia.
Un altro flash mob è indetto, sempre domani, per le 18 dalla Società Dante Alighieri che invita ad aprire i balconi per leggere il canto quinto dell’«Inferno», quello della storia d’amore tra Paolo e Francesca. Marco Martinelli e Ermanna Montanari, che con il loro Teatro delle Albe stanno preparando l’ultima cantica della «Commedia» per il 2021, da esportare in vari paesi del mondo, saranno impegnati insieme ad altri attori ravennati nella lettura di alcune terzine in video, Montanari dal canto sul conte Ugolino, Martinelli da quello su Brunetto Latini. E il regista ha mandato dalla città che conserva le spoglie del Sommo un videomessaggio alla Biblioteca degli Alberi di Milano, situata in un giardino in mezzo ai grattacieli, su «Dante e la primavera».