Un abito nuovo al giorno «Idea delle clienti»
La Maison bolognese propone su Facebook assaggi di collezione
200 metri quadrati di bellezza nel cuore di Bologna, in questo periodo di emergenza sanitaria è sospesa. Ma nulla si ferma veramente. E anche se «sembra di vivere in un film», la stilista confida in due parole chiave. Una è meditazione. L’altra, «una sana noia». E intanto si avvicina un anniversario speciale.
Lavinia Turra, come è il suo stato d’animo?
«Ieri (domenica, ndr) c’è stato il primo calo di contagiati e di decessi, speriamo sia una tendenza. Faccio molta meditazione. In situazioni pesanti come questa c’è bisogno di alleggerirsi, di trovare un po’ di joie de vivre. L’ansia non fa parte della mia vita ed è una grande fortuna. Non sempre è stato così, ma è parte di un percorso personale. Quindi, grazie alla meditazione ho imparato a prendere la mi chiedono di mandare foto anche dal cellulare, fino a propormi di postare parte della nuova collezione. Per me, ma non solo, è stato come rivedere un cielo azzurro dopo tanta nebbia».
Il suo è un atelier sui generis, il suo spazio sembra un luogo d’incontro… si provano gli abiti, si chiacchiera, ci si scambia consigli. C’è quel sentirsi bene che non si trova ormai spesso. Anche i negozi più belli hanno smesso di dare consigli. Quando qui entra una mia cliente, so quale capo sta bene a lei. Sapersi vestire non è da tutti. Spesso le donne non sanno valorizzarsi. Il rapporto di fiducia agevola».
È anche vero che lei non crea mai abiti usa e getta…