Camino dei fenicotteri Dall’AEmilia Ars alla Rocchetta Mattei
Era nata a Bologna nel 1898, per creare un rinnovamento nel campo delle arti applicate sulla scia di analoghi movimenti stranieri, come l’inglese Arts & Crafts legato all’artista William Morris. La creazione della Società Aemilia Ars, sul modello delle antiche corporazioni medievali, si deve, con il supporto fondamentale del conte Francesco Cavazza, al restauratore e letterato Alfonso Rubbiani, che vi portò l’osservazione attenta e lo studio dell’arte medievale come princìpi ispiratori. Nel breve arco di cinque anni la «società protettrice di arti e industrie decorative», supportata da un gruppo di artisti e uomini di cultura, operò nel campo della progettazione delle arti applicate e del restauro architettonico e urbano.
La stagione di Aemilia Ars avrebbe dovuto essere proprio in questi giorni al centro di una mostra al Museo Davia Bargellini di Bologna. L’emergenza coronavirus ne ha impedito l’apertura, ma il progetto espositivo già approntato verrà comunque proposto in contributi video realizzati da Paolo Cova e Ilaria Negretti, co-curatori con Mark Gregory D’Apuzzo. Il primo dei quali già da oggi è visibile su www.facebook.com/MuseiArteAnticaBologna.
«Il Camino dei Fenicotteri: i disegni dei Casanova dall’AEmilia Ars alla Rocchetta Mattei», iniziativa raccolta nelle dimensioni ma preziosa per la raffinata qualità dei singoli pezzi, si propone di mettere in risalto il ruolo primario che il disegno di progetto svolse come linguaggio in cui si andavano a sovrapporre i momenti del processo di definizione dell’idea e il suo rapporto con la decorazione. Il progetto, promosso da Istituzione Bologna Musei - Musei Civici d’Arte Antica e Fondazione Carisbo con il sostegno dell’associazione Nuèter, si compone di un nucleo di 17 disegni di rara esposizione.
Realizzati da alcuni degli artisti che si distinsero per il loro talento, come i fratelli Achille e Giulio Casanova e Giuseppe De Col. Oltre a 11 ferri battuti prodotti da Pietro Maccaferri e Sante Mingazzi, noto per il virtuosismo nella riproduzione dei fiori, parte della collezione permanente del Davia Bargellini. Tutti i documenti grafici, fatta eccezione per un pezzo proveniente da una collezione privata, appartengono al fondo di oltre cinquecento disegni provenienti dalla società cooperativa Aemilia Ars. Acquisiti dal Comune di Bologna nel 1936 per essere destinati al Museo d’Arte Industriale Davia Bargellini e attualmente conservati nei depositi dei Musei Civici d’Arte Antica. Testimonianze della versatilità di quegli autori nella progettazione di varie tipologie di oggetti di decoro.
In particolare, il nucleo centrale del progetto ruota attorno a uno dei manufatti più raffinati, il camino in terracotta maiolicata noto come «Camino dei Fenicotteri», situato nella omonima sala della Rocchetta Mattei a Riola. Presentato in una riproduzione fotografica e affiancata allo splendido disegno preparatorio firmato da Giulio Casanova, eseguito a penna, inchiostro e acquerello su carta incollata su cartone tra il 1898 e il 1900. Il foglio si distingue particolarmente nell’ambito del liberty bolognese e nella produzione del suo autore.